Ilva, Perrini: “Emiliano chieda a Renzi soluzioni concrete. Taranto sempre assente dall'agenda del governo”

TARANTO - Dichiarazione del Consigliere regionale di Oltre con Fitto, Renato Perrini. “L'emergenza Ilva, di per sé già grave, con la decisione del tribunale di Bellinzona assume oggi toni drammatici. Il piano del governo perde di qualunque validità, e anche quanto predisposto in sede di legge di stabilità a garanzia dei crediti dell'indotto non ha più alcun fondamento.
Da tempo - dichiara Perrini - denuncio i troppi ritardi con cui l'azione dei commissari si sta sviluppando. Nonostante si provi, con sistematica frequenza, a tranquillizzare con annunci sull'avvio di lavori, che poi in realtà non vengono di fatto realizzati, l'acciaieria continua a produrre a ritmi ridotti e in condizioni di scarsa sicurezza per i lavoratori. Senza parlare dei debiti che continuano ad aumentare, mentre la situazione ambientale non appare migliorata. Da sempre, come l'on.le Chiarelli si è sforzato di far comprendere, abbiamo sostenuto che fondare tutto sulle risorse sequestrate alla famiglia Riva era, ed è, assolutamente azzardato.
Per riportare l'Ilva a livelli di competitività e contestualmente realizzare tutte le prescrizioni contenute nell'AIA occorrono risorse concretamente acquisibili. E' evidente che il tentativo di gestione pubblica sia fallito. Per quanto sicuramente problematico oggi ipotizzare un intervento dei privati, occorre comunque provare a disegnare un futuro per l’acciaieria tarantina che si fondi sulla certezza delle risorse.
E' bene che nell'incontro previsto in questi giorni Emiliano chieda a Renzi di intervenire sulla legge di stabilità per destinare le risorse necessarie senza ulteriori ritardi, anche se non va sottovalutato il rischio di incorrere in procedure di infrazione per la ipotesi di aiuti di stato che, pare, l' UE stia valutando. In ogni caso non c'è più tempo da perdere; l'Ilva e Taranto siano finalmente al centro dell'agenda del Governo da cui da tempo è assente”, conclude Perrini.

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