1° dicembre 1955: quando c'erano confini fra bianchi e neri


di Pierpaolo De Natale - Era il primo dicembre del 1955, quando su su un autobus dell'Alabama (Stati Uniti) fu cambiata la storia dei diritti civili. Rosa Parks, donna afroamericana di ritorno da una giornata di lavoro in sartoria, sale a bordo del mezzo che era solita prendere per rincasare. Non trovando posti a sedere sulla vettura, decide di occupare un sedile nel settore comune, avente file riservate ai bianchi e ai neri. Dopo tre fermate, resosi conto di quanto stia avvenendo, il conducente le intima di alzarsi e tornare sul fondo dell'autobus, per cedere il posto ad un bianco salito dopo di lei. Rosa rifiuta di accogliere la richiesta dell'autista e per questo viene arrestata e incarcerata per aver violato norme cittadine.

Sono trascorsi 60 anni da quella fatidica data e, ancora oggi, la Parks è ricordata in tutto il mondo come the Mother of the Civil Rights Movement. Sono tanti i Paesi che in tutto il mondo ricordano quell'audace gesto. Il nostro ministero dei Beni culturali ha lanciato la campagna #AlPostoGiusto, che fino al 6 dicembre farà circolare bus e tram di molte città italiane con display recanti la scritta "60 Rosa Parks". A bordo dei mezzi sarà possibile ascoltare le testimonianze di scrittori, artisti, attori stranieri e migranti, i quali racconteranno ai passeggeri la vita e il coraggio della donna divenuta simbolo della difesa dei diritti civili.

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