Droga e prostituzione: oltre 30 arresti a Bari

BARI - Oltre 30 arresti vengono eseguiti dalla polizia a Bari in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale su richiesta della Dda. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, estorsione, detenzione e porto di arma comune da sparo, traffico di droga, falsità ideologica per induzione commessa da pubblico ufficiale, falsa perizia, truffa ai danni dell'Inps e associazione per delinquere per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

BOSS SI FINGEVA MALATO DI ALZHEIMER - Era terrorizzato dall'idea di finire in carcere. Per questo, grazie alla presunta complicità di un dipendente pubblico e forse anche di un medico, si era fatto riconoscere malato di Alzheimer, patologia che gli ha fruttato negli anni anche 26mila euro di indennità di accompagnamento e la possibilità di continuare a restare agli arresti domiciliari nella sua masseria e di continuare a gestire da casa i traffici di droga. C'è anche questo particolare nell'operazione della polizia di Stato di Bari che stamani ha portato a 31 arresti e a cinque obblighi di firma. Gli indagati sono complessivamente 43.

Gli arresti nascono da quattro distinte operazioni che sono in qualche modo collegate da atti estorsivi e dallo spaccio della droga e che ruotano attorno alla figura di Cosimo Zonno, detto 'Cosimino fusc' fusc'', personaggio di spicco della criminalità locale con base a Toritto (Bari) e condotto stamani in carcere. Secondo la polizia, l'uomo svolgeva una vita normale e andava anche a cavallo, come risulta dai filmati degli investigatori, comportamento quest'ultimo in contrasto con la sua presunta malattia di demenza senile. Proprio nella masseria di Zonno avvenivano - secondo l'accusa - la lavorazione della droga e i contatti con gli acquirenti interessati all'acquisto di intere partite di sostanze stupefacenti.

Dalle indagini emergono anche collegamenti tra Zonno e il gruppo Palermiti e due albanesi per l'acquisto della droga e l'arrivo di cocaina in Italia, dalla Colombia, nascosta in ovuli ingeriti da uno dei corrieri della droga. Sostanza stupefacente che gli uomini di Zonno nascondevano poco distante dalla masseria, quartiere generale dell'uomo, in muretti a secco o casolari abbandonati. Droga che la Polizia ha prelevato di notte applicando una particolare normativa che consente il sequestro degli stupefacenti in tempi diversi dall'arresto dei presunti responsabili del traffico.