Piazzolla: l’ospedale di San Severo non chiuderà

SAN SEVERO - “Ringrazio il direttore generale dell’Asl Foggia, Vito Piazzolla, per le sue rassicurazioni circa il futuro dell’ospedale Masselli-Mascia, i sindaci dei comuni di Poggio Imperiale, Apricena, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Casalnuovo e Casalvecchio e i consiglieri regionali Giannicola de Leonardis e Rosa Barone che non hanno fatto mancare il proprio appoggio in difesa dei servizi sanitari del territorio. Non abbasseremo la guardia e continueremo a chiedere che ad essere tagliati siano gli sprechi e non i servizi ai cittadini”. Così il Sindaco Francesco Miglio ha commentato il consiglio comunale monotematico “Presidio ospedaliero “Teresa Masselli – Mascia” di San Severo: riflessioni e prospettive”.

“L’ospedale di San Severo, a cui verrà annesso l’ospedale di Lucera – ha spiegato il direttore generale dott. Vito Piazzolla – non chiuderà, anzi i suoi posti letto aumenteranno. Ciò non significa che non ci dovranno essere rinunce. Dobbiamo fare in modo di avere un minor numero di ricoveri potenziando i servizi sul territorio, perché non è possibile avere il 35% in più di ricoveri rispetto alle altre province della Regione. Le iniziative che verranno attuate nelle prossime scelte regionali dovranno necessariamente rispondere ai parametri del decreto 70 del 2 aprile del 2015. Il Governo ci impone di attenerci a determinati parametri, pena un commissariamento tra tre anni. Il primo ad essere preoccupato e a voler assicurare i livelli di assistenza sanitaria su tutto il territorio sono io e mi batterò per questo. Ma è necessario parlarci con franchezza, dobbiamo evitare che l’utenza scelga di recarsi presso gli ospedali di Foggia o di San Giovanni Rotondo che distano poco da San Severo. Dobbiamo potenziare i nostri servizi per accogliere le urgenze dal Sub Appennino, dall’Alto Tavoliere o dal Gargano, è impensabile che un utente possa percorrere 70 km rischiando la vita”.

Dal Consiglio Comunale e dai rappresentanti istituzionali è giunto l’appello a tener conto delle specificità del territorio tenendo conto che la Capitanata ha un territorio vasto, il doppio rispetto alla superficie di Bari: avere più posti letto e strutture ospedaliere nei vari territori non è un capriccio, ma una necessità. Da tutti i rappresentanti istituzionali e dai consiglieri comunali è giunto l’appello a tagliare gli sprechi e i costi di beni e servizi senza tagli orizzontali e ragionieristici sulla pelle degli utenti.

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