Storia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari a cura di Salvatore Barbuti

di Vittorio Polito - È stato pubblicato recentemente il volume di Salvatore Barbuti, già ordinario di Igiene e preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università, “La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari 1925-2011”, edito da Cacucci Editore.

Il volume presenta un’ampia rassegna di storia e documentazione di quella che è stata la prima Facoltà della nostra Università che vanta ben 85 anni di vita, che l’autore descrive con la sintesi che contraddistingue un ricercatore e un medico.

Nel libro sono sapientemente mescolati passato e presente con un’apertura al futuro e sarà per molti un piacevole tuffo nel passato e per altri uno stimolo alla costruzione del proprio futuro.

Barbuti nella prefazione sottolinea che il volume non vuole essere una storia di Istituti o di Docenti, ma sono stati ricordati soltanto quelli con i quali è nata la Facoltà nel lontano 1924-25.

In sostanza il volume descrive separatamente il percorso universitario e quello assistenziale della facoltà in riferimento a leggi, compiti istituzionali, profili di doveri e diritti, in quanto hanno collocazione e storie differenziate, partendo dalla storia della piccola Università di Altamura, per finire ai giorni nostri.

Chi scrive è stato per 40 anni assistente bibliotecario di un istituto scientifico di quella facoltà e non può fare a meno di ricordare tre illustri professori, con i quali ha avuto diretto contatto. Sono i professori Gualtiero Lugli (1898-1991), direttore dell’Istituto di Clinica Otorinolaringologica, Giuseppe Solarino (1904-1983), direttore dell’Istituto di Patologia Generale e Luigi Cardia (1929-2002), direttore dell’Istituto di Clinica Oculistica.

Il prof. Lugli ha svolto notevole attività accademica e clinica. La sua attività scientifica è documentata da importanti relazioni ufficiali e comunicazioni svolte in numerosi Congressi nazionali e regionali e da centinaia di pubblicazioni, anche su riviste estere.Ha curato studi su problemi clinici e su diversi temi di fisiopatologia e semeiotica vestibolare, dai quali è derivata la proposta di una metodologia originale di stimolazione termica vestibolare, successivamente ripresa e divulgata con successo soprattutto da autori anglosassoni. Si è anche interessato a numerose altre patologie dell’apparato di competenza. Meritano particolare menzione le ricerche sulla fisiologia dell’orecchio interno, dalle quali scaturì la scoperta di un particolare fenomeno chiamato in Italia “effetto di recruitment”.Numerosi sono stati gli attestati di benemerenza in suo favore, tutti concordi nell’affermare l’assoluta dedizione allo studio, la passione per l’insegnamento, le doti morali, la solida e profonda preparazione clinico-chirurgica e scientifica, nonché il suo entusiasmo e la sua serietà di studioso.

Al prof. Solarino per il suo impegno in campo oncologico fu assegnata la Scuola di Specializzazione in Oncologia e successivamente quella di Patologia Generale. Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana. Le sue ricerche non si contano, come pure le pubblicazioni. L’Accademia Tiberina di Roma gli assegnò l’Esculapio d’Oro. Per trent’anni fu Presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze. Queste solo alcune delle innumerevoli attività scientifiche del prof. Solarino.

Il prof. Cardia ha svolto una notevole attività accademica. La sua attività scientifica è documentata da importanti relazioni ufficiali e comunicazioni svolte in numerosi Congressi nazionali e regionali e da centinaia di pubblicazioni. È stato redattore della “Rivista Italiana del tracoma e di patologia oculare virale ed esotica”, fondatore e presidente della “Società Oftalmologica Meridionale”, importante ed apprezzato strumento di diffusione scientifica in Italia, e redattore degli “Atti” della stessa Società.Nell’ambito dell’attività clinica, molti sono stati i campi di suo interesse, dalla fisiopatologia corneale al glaucoma e successivamente alla chirurgia vitreo-retinica, della quale è stato antesignano in Italia, divenendone uno dei massimi esperti.

Il volume si avvale delle presentazioni del prof. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università di Bari, del prof. Paolo Livrea, direttore della Scuola di Medicina e della prof. Gabriella Serio, direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana, entrambi dell’Ateneo barese.

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