Trani, maxi-sequestro cuccioli provenienti dall’Est Europa

TRANI - Un furgone carico di ben 52 cuccioli di cane di razze pregiate provenienti dall'Est Europa con documenti falsificati e giunti in Italia dopo un viaggio durato oltre 36 ore, è stato posto sotto sequestro a Trani, nella Sesta Provincia, durante un controllo delle Fiamme Gialle che ha anche denunciato i due autisti, un ungherese e un polacco.

La documentazione di accompagnamento dei cuccioli è risultata falsificata. I cuccioli, per essere introdotti in Italia, devono aver compiuto almeno 3 mesi e 21 giorni: periodo minimo di vita per l'effettuazione della profilassi vaccinale. I controlli hanno evidenziato che, contrariamente alla dichiarata provenienza slovacca, i cuccioli giungevano dall'Ungheria.

Longo: "Fermiamo questa barbarie" - Nota del vicepresidente del Consiglio regionale Peppino Longo - “Le mie personali congratulazioni agli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Trani, per la brillante operazione di sequestro di un furgone proveniente dall’Europa dell’Est in cui erano stipati in condizioni indegne 52 cuccioli di cane di tutte le razze. Sono convinto che anche le istituzioni debbano e possano fare di più per stroncare questi traffici che nulla hanno di lecito e di etico e che configurano il reato di maltrattamento di animali, sia per le assurde condizioni di trasporto, sia per gli abusi che di solito si mettono in atto in quegli allevamenti. Troppo spesso siamo di fronte a cuccioli che hanno molto meno dell’età trascritta sui documenti, che vengono tolti alla mamma in sfregio delle raccomandazioni dei veterinari e degli allevatori seri, che presentano malattie gravi e vengono venduti senza alcuna garanzia. Siamo di fronte, senza troppi giri di parole, ad un vera tratta di esseri viventi, che invece meriterebbero ben altre attenzioni e cure. Mi auguro, a questo punto, che se accertata l’esistenza dei reati, come del resto la documentazione falsa sequestrata dalla Finanza farebbe supporre, gli autisti denunziati all’Autorità giudiziaria, paghino le giuste severe conseguenze. Con il mio impegno personale a valutare eventuali azioni che, come Regione Puglia, possano essere messe in atto affinché si renda sempre più difficoltoso ai trafficanti il perseguire queste azioni disumane”.