A Roma le salme dei tecnici uccisi. L’ira dei familiari
| (ANSA) |
Il rimpatrio è avvenuto ad una settimana dalla morte, al termine di lunghe trattative con i libici e attraverso modalità definite "penose" dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Si accende l'ira dei familiari di Failla, che convocano una conferenza stampa per accusare lo Stato "che non ha tutelato Salvo. Lo hanno ucciso due volte".
La moglie Rosalba ha anche fatto ascoltare la voce del marito contenuta in una registrazione fatta sentire dai rapitori lo scorso 13 ottobre: "ho bisogno di aiuto. Parla con giornali e tv", le parole dell'uomo. "Ma ci hanno detto di stare zitti e non rispondere più alle telefonate ed io ora mi sento in colpa", dice Rosalba.
Tags:
Attualità