Il frizzante Vinitaly delle aziende pugliesi

di AUGUSTO MARINO SANFELICE DI BAGNOLI - Oggi si conclude il Vinitaly del Giornale di Puglia, chissà verso quali altre mete il vino ci porterà. Nel frattempo è mio dovere raccontare di una Puglia che cambia, correndo veloce verso il successo. Successo che ha la forma dei calli dei nostri nonni che con amore e dedizione, hanno allevato le vigne ereditate da una storia che lega indissolubilmente la vite alla Puglia e al mediterraneo.

Il segreto del successo del padiglione Puglia è dettato dall'audacia con cui i nostri giovani vignaioli guardano al futuro, pur restando legati alle tradizioni del passato. Le idee "estrose" vengono premiate da una continua crescita dei nostri vini tra il pubblico giovanile che si orienta verso prodotti di non particolare complessità che rimandano alle calde serate estive trascorse sulla spiaggia assieme agli amici. I bianchi e i rosati si consolidano nelle vendite grazie alla continua ricerca che ha puntato dritto verso la qualità.

A sorprendere invece è l'aumento esponenziale delle produzioni biologiche ma sopratutto delle bollicine. Lo sparkling pugliese, fino a qualche anno fa sconosciuto ai più, sta attraversando una fase di alba radiosa, accingendosi a divenire sempre più punto di forza per le aziende vinicole che nella maggior parte dei casi hanno aggiornato la loro offerta ampliandola con bollicine prodotte in bianco, rosato e anche blanc de noir.

 L'estate è alle porte e il padiglione 11 ha dato un ricco assaggio di ciò che per noi vuol dire "accoglienza", ai tanti avventori incuriositi da una Puglia da bere che può dirsi finalmente completa in ogni sfaccettatura del vino. Dal Vinitaly è tutto, arrivederci al prossimo anno.

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