Inchiesta petrolio: i pm, Gemelli va arrestato

POTENZA - La Procura della Repubblica di Potenza presenterà appello contro il rigetto da parte del gip del Tribunale del capoluogo lucano della richiesta di arresto per Gianluca Gemelli. E' quanto si è appreso in ambienti giudiziari.

Il compagno dell'ex Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, è indagato per concorso in corruzione e per millantato credito nell'ambito dell'inchiesta sul petrolio in Basilicata. La richiesta di arresto di Gemelli - rigettata dal gip Michela Tiziana Petrocelli - fa parte del filone dell'inchiesta che riguarda la costruzione del centro oli della Total a "Tempa rossa", a Corleto Perticara (Potenza). In questo filone Gemelli è indagato insieme ad altre 22 persone, tra le quali l'ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino, che da giovedì scorso si trova agli arresti domiciliari.

Nell'ambito dell'inchiesta, i pm potentini ascolteranno il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, e l'ex ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Secondo quanto si è appreso nel capoluogo lucano, i magistrati si recheranno a Roma per ascoltare Boschi e Guidi.

"Non conosco sulla base di quali fatti il mio nome venga associato a questa vicenda. La cosa mi sorprende e mi amareggia, e tutelerò la mia reputazione nelle sedi opportune": così il capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, in merito alle notizie del suo coinvolgimento nell'inchiesta della procura di Potenza.

OPPOSIZIONI SUL PIEDE DI GUERRA - Intanto dopo le dimissioni della Guidi le opposizioni sono sul piede di guerra e vanno all'attacco. Il centrodestra ha annunciato una mozione di sfiducia al governo, sottoscritta anche da Forza Italia e presentata sia alla Camera che al Senato. Sulla stessa linea anche il movimento cinque stelle che ha fatto sapere che presenterà un proprio documento di sfiducia e invita tutti a votarlo.

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