Pizzo ad allevatori cozze, 13 arresti a Taranto

TARANTO - Sono in tutto 13 le persone arrestate a Taranto dai carabinieri e dai militari della Guardia Costiera, nell'ambito delle indagini sulle estorsioni agli allevatori di cozze nel Mar Piccolo e nel Mar Grande.

L'inchiesta ha avuto il via nel 2014, sotto il coordinamento della Procura ionica, ed ha portato in tutto alla denuncia di 23 persone e smascherato un collaudato meccanismo di imposizione di "guardiania fittizia" sulle coltivazioni di mitili, i cui operatori che non soggiacevano al gruppo criminale pativano danneggiamenti e furti del prodotto, poi immesso sul mercato grazie a commercianti compiacenti, che evitavano gli obbligatori controlli igienico-sanitari, vendendo anche i "datteri di mare", molluschi di cui e' vietata la pesca per il rilevante danno all'ambiente marino procurato dalla stessa.

Gli investigatori hanno potuto documentare con riprese fotografiche e registrazioni audio captate da microfoni collocati anche a bordo di imbarcazioni, le fasi di "rastrellamento" del danaro corrisposto dalle vittime.

Poste sotto sequestro anche quattro barche a bordo delle quali gli estorsori si recavano per farsi corrispondere il "pizzo" o impiegate per esercitare la pesca dei "datteri" ed una rivendita ubicata in un mercato rionale gestito da due commercianti che acquistavano dal gruppo mitili non depurati.