COMMENTI. 9 maggio 1978. Nasce il Moroteismo

di NICOLA ZUCCARO — Roma, Via Caetani, martedì 9 maggio 1978. Sono da poco passate le 13.30 quando nella contemporanea edizione del TG1 il giovane conduttore Bruno Vespa dà in diretta la tragica conferma del rinvenimento nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, del cadavere dell'on. Aldo Moro. Si concluderanno con questo terribile atto i 55 giorni più drammatici della storia della Repubblica, iniziati il 16 marzo dello stesso anno con il rapimento dello statista e l'uccisione dei 5 agenti componenti la sua scorta.

Tanto è stato scritto su quello che diventerà l'interminabile mistero d'Italia, ma poco e forse nulla, sull'eredità politica che Aldo Moro lasciò ai tanti giovani-adulti - tutti militanti nella Democrazia Cristiana - sotto il profilo del suo pensiero, della sua dottrina e del suo insegnamento universitario.

Da Enzo Sorice a Luigi Ferlicchia, da Giuseppe Tulipani a Gaetano Morisco, da Renato Dell'Andro a Nicola Vernola, solo per citarne alcuni, furono in tanti a proseguire e non solo sull'onda dell'emotività, la via della continuità tracciata dal "Maestro" Aldo Moro, sul piano politico e sociale.

E se dal 2007 il 9 maggio è la giornata nazionale del ricordo delle vittime del terrorismo, la stessa per il concomitante anniversario della morte accertata di Aldo Moro, ha tutti i titoli per assurgere agli onori della storia politica come la data nella quale nasce il Moroteismo.