Coniugi uccisi a Cagliari, figlio confessa omicidio

CAGLIARI - Ha confessato Igor Diana, il figlio 28enne adottato dai coniugi uccisi nella loro abitazione a Settimo San Pietro (Cagliari). Durante la notte è stato sentito dal magistrato nell'ospedale di Iglesias dove è stato ricoverato dopo essere rimasto ferito ieri sera durante le fasi della sua cattura da parte di Carabinieri e Polizia. Il giovane, arrestato inizialmente con l'accusa di tentato omicidio nei confronti delle forze dell'ordine con cui ha avuto un conflitto a fuoco, ha ammesso di aver ucciso i genitori rilasciando delle dichiarazioni confessorie. E' quanto reso noto durante una conferenza stampa congiunta delle forze dell'ordine in questura a Cagliari.
E' terminata ieri notte la fuga del 28enne di origine russa figlio adottivo della coppia uccisa in casa a Settimo San Pietro, in provincia di Cagliari. In un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, è stato rintracciato in auto sulla provinciale 293 nei pressi di Nuxis, paese del Sulcis. C'è stato un conflitto a fuoco tra le forze dell'ordine ed il 28enne in fuga. Il giovane, che era armato, avrebbe sparato alla vista di Polizia e Carabinieri, che hanno reagito a loro volta col fuoco, ferendolo in modo non grave. Ora è stato portato in ospedale, poi verrà condotto in Questura per essere interrogato.

Sui corpi delle vittime sarebbero stati riscontrati i tagli alla gola di entrambi e le ferite alle mani della donna, ferite forse inferte mentre cercava di difendersi. Il corpo di Giuseppe Diana è stato trovato in cantina, indossava un pigiama ed era scalzo. Aveva un profondo taglio alla gola e ferite riconducibili a colpi ricevuti con un oggetto contundente, forse un bastone. Il corpo di Luciana Corgiolu, invece, era in camera da letto e accanto a lei c'erano tracce di sangue, segno che il corpo era stato trascinato e poi lasciato sul letto.