Verità e falsi miti sul concepimento


In circolazione ci sono centinaia di verità e falsi miti sul concepimento e sulla gravidanza, ma spesso - a causa della scarsa informazione - ci si ritrova a credere anche nelle pratiche più inverosimili. Per far chiarezza, la redazione del Mail Online ha rivolto alcune domande specifiche al servizio sanitario australiano.

Il quotidiano fa sapere che non sempre è necessaria la penetrazione per concepire e che, soprattutto per gli adolescenti che praticano il "petting", c'è il rischio di concepimento attraverso il cosiddetto "accoppiamento asciutto", ossia quando i partner si strusciano l'uno contro l'altro. Un evento raro - affermano gli esperti - ma non senza rischi. Tra le leggende metropolitane, invece, resta la credenza secondo cui è possibile restare incinte nuotando in una piscina dove ha eiaculato un uomo. Meno efficace, inoltre, appare l'allattamento inteso come contraccettivo. Come sostenuto dalla credenza popolare, infatti, allattare al seno impedirebbe la fecondazione. In effetti, nei sei mesi successivi al parto, allattare al seno può ridurre le probabilità di concepire, ma ciò non è in grado di eliminarle totalmente.

Tra le cose da non fare assolutamente - riferiscono gli esperti - c'è il famoso coito interrotto. "Una gravidanza può capitare anche se il pene viene estratto dalla vagina prima dell'eiaculazione dal momento che anche una piccola quantità di seme contenuto nei fluidi espulsi prima dell'eiaculazione possono entrare in contatto con la vagina". Altrettanto pericolosa è la via del conteggio dei giorni fertili, che non può prevenire alcuna gravidanza, perchè le donne, infatti, possono rimanere incinte durante ogni fase del ciclo mensile, inclusa quella del flusso mestruale.

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