Allarme Coldiretti, import grano minaccia per economia locale

BARI - Prosegue senza sosta inarrestabile l'import di grano dall'estero, anche quando in Puglia sta entrando a pieno regime l'attivita' di trebbiatura. "Sono 3 le navi all'ormeggio al porto di Bari - rivela il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - che stanno scaricando 69.244 tonnellate di prodotto. Il prezzo del grano locale alla borsa merci e' sceso in 10 giorni da 24 a 22,5 euro al quintale, a dimostrazione di quanto le flessioni dei prezzi siano strettamente collegate all'invasione di prodotto estero. Come gia' stiamo facendo con le piu' grandi industrie del settore siamo pronti a collaborare con tutti coloro che vogliono valorizzare il grano, il territorio e il lavoro della Puglia a sostegno dell'economia locale e della salute dei consumatori". I prezzi del grano duro in Italia nel 2016 sono crollati del 31 per cento rispetto allo scorso su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro del granaio Italia. In pericolo - precisa la Coldiretti - non c'e' solo la produzione di grano ed il futuro di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano ma anche un territorio di 2 milioni di circa ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy. L'Italia - stima la Coldiretti - nel 2015 ha importato circa 4,8 milioni di tonnellate di frumento tenero, che coprono circa la meta' del fabbisogno essenzialmente per la produzione di pane e biscotti, mentre sono 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall'estero, le quali rappresentano circa il 40 per cento del fabbisogno per la pasta. "L'import non stop dall'estero - conclude il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - evidenzia una grave dipendenza del sistema industriale dall'estero. Risulta indispensabile ripristinare e mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di riconoscibilita' delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa informazione in merito alle caratteristiche di cio' che mangiano".

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