Puglia, tagli alla guardia medica

di NICOLA ZUCCARO — I tagli alla guardia medica, alla luce dell'atto di indirizzo per la medicina convenzionata della SISAC, denominato come "Progetto H 16", rischiano di spegnere dalla mezzanotte alle 8 della mattina il Servizio Sanitario Pubblico. E' l'allarme lanciato da una lunga lista di sigle sindacali rappresentative dei medici e completata dalle Associazioni dei consumatori, con il sostegno dell'Anci Puglia, del Comune di Bari per mezzo dell'Assessorato al Welfare e della collegata Città Metropolitana.

I soggetti menzionati, con la mediazione delle Commissioni parlamentari per la Sanità, chiedono in primis al Presidente della Regione Puglia, Michele Emilano, di intervenire all'interno della Conferenza Stato-Regioni e al Governo Renzi, che sia mantenuto e garantito - secondo l'attuale definizione - il servizio di continuità assistenziale. Il relativo rafforzamento, che dovrà essere sostenuto da un aumento dei livelli occupazionali assorbiti dal precariato medico, dovrà consentire al tempo stesso l'alleggerimento del servizio di Emergenza/Urgenza Territoriale facente riferimento al 118 e delle strutture dei pronto soccorsi, preposte alla cura di casi gravi e diversi da quelli presi in carico dalla Guardia Medica Notturna.

A quest'ultima, lungo la fascia oraria precedentemente menzionata, si rivolgono le più disparate fasce di cittadini socialmente deboli, quali malati cronici, anziani e bambini. Elementi che inducono a ribadire la fermezza da assumere contro la soppressione di questo vitale presidio sanitario - come indicato dall'H 16 - non solo nella Provincia di Bari ma anche nel resto della Regione Puglia.

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