COMMENTI. Policlinico, gli utenti della sanità pagano e il direttore omaggia il ministro Lorenzin

di VITTORIO POLITO — Il direttore generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli, fa finta di ignorare coloro che mantengono in piedi il Policlinico, le sue strutture, lo stesso Dattoli e collaboratori, tutto il personale amministrativo, medico e infermieristico, ecc. Sono proprio i degenti e gli utenti della sanità attraverso le Regioni, il Ministero della Salute che pagano.

Quelli che subiscono angherie di ogni genere, come prenotazioni per esami a lungo termine, code infinite, malasanità, luoghi di degenza, ambienti e viali sempre pieni di auto e non sempre puliti, poco o per nulla ospitali (V. neurologia, ortopedia, ecc.), sono proprio i pazienti e gli utenti della sanità che si rivolgono al Policlinico per le necessità salutari, ma proprio questi, i “sostenitori” della grande azienda “Policlinico” e di tutte le altre strutture sanitarie pubbliche, specie del profondo sud, sono quelli che subiscono i peggiori trattamenti.

Dattoli ha fatto lustrare il Policlinico per l’arrivo del ministro Lorenzin, ma i parenti delle vittime dello scontro tra treni li ha fatti rifocillare in tende sistemate nei viali, mentre la direzione generale è stata ristrutturata e predisposta una piazzetta antistante la palazzina degli uffici.

Al ministro senza laurea, che è stato affidato il dicastero della sanità, nessuno ha detto che la radioterapia del Policlinico di Bari non funziona insieme all’acceleratore lineare. Una grande vergogna del cosiddetto “polo di eccellenza”, si “polo di eccellenza” anche per la disorganizzazione e mancanza di certi servizi e strutture indispensabili. La radioterapia (soprattutto con l’applicazione dell’acceleratore lineare), viene indirizzata ripetutamente, per un periodo di tempo, verso la parte o verso la regione sede del tumore, per pochissimi minuti.

Questa terapia al Policlinico di Bari, oggi, non è possibile, dal momento che non è attivo il reparto di radioterapia ed il relativo acceleratore lineare. Tale reparto, secondo le affermazioni dell’ex assessore regionale alla Sanità, Pentassuglia, prima, e del direttore generale, Dattoli, dopo, con interviste e dichiarazioni alla stampa, si sarebbe dovuto inaugurare due anni fa (?), ma sta di fatto che a tutt’oggi il reparto non è ancora disponibile ed Emiliano, presidente della Regione e Assessore alla Sanità dichiara: «La questione è che la radioterapia è inserita con la medicina nucleare nuova e la banca del sangue nello stesso complesso denominato “Asclepios 2”. Se non finiamo e autorizziamo tutto non può partire niente. Da settembre siamo ottimisti di trasferire medicina nucleare. Radioterapia a seguire». Quando? non si sa.

Tutti pronti a omaggiare il ministro, dimenticando i diritti degli ammalati.
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