F1, GP Germania: Rosberg in pole ad Hockenheim, solo terza fila per la Ferrari

Nico Rosberg in azione sul tracciato di Hockenheim (© Copyright ANSA/EPA)
di PIERO LADISA – Spinto dal calore e dal tifo dei propri sostenitori, Nico Rosberg conquista la pole position del GP di Germania, ottenendo la migliore prestazione in 1’14”363 (2” più veloce rispetto all’ultima pole ottenuta ad Hockenheim due anni fa). A completare la prima fila tutta tinta d’argento c’è l’altra W07 guidata da Lewis Hamilton. Con un errore nell’ultimo tentativo – bloccaggio alla staccata di curva 5 – l’inglese non è riuscito a replicare al tempo stabilito dal compagno di squadra, perdendo così la leadership cronometrica. Tutto sommato Hamilton può comunque sorridere, vista la decisione dei commissari di non sanzionarlo (multata la Mercedes con 10.000 euro) dopo l’incidente sfiorato in corsia box con la Haas di Romain Grosjean al mattino durante le terze libere. Il sabato tedesco ha confermato la Red Bull come l’anti Mercedes. Le due “lattine” monopolizzano la seconda fila, con Daniel Ricciardo che ha la meglio Max Verstappen. Alle loro spalle le due Ferrari (Kimi Raikkonen 5°, Sebastian Vettel 6°) che pagano distacchi importanti dalla vetta. Chiudono la top ten Hulkenberg, Bottas, Perez e Massa.

Q2, SPICCA HAMILTON. Nella classifica dei tempi spicca Hamilton (1’14”748), che riesce a prevalere su Rosberg per meno di un decimo. Segue la Red Bull di Verstappen davanti a Raikkonen e Ricciardo. Più staccato Vettel, solamente 9°. Eliminati Gutierrez, Button, Sainz, Alonso, Grosjean (il francese della Haas sconterà cinque posizioni, partirà dunque 20°, per la sostituzione del cambio) Palmer. 

Q1, MERCEDES DAVANTI CON LE SOFT. Le Mercedes mettono subito le cose in chiaro, ottenendo le migliori prestazioni con gomme soffici, al contrario della concorrenza che invece monta il compound più tenero. Hamilton (1’15”243) precede Rosberg di oltre due decimi. Poi Ricciardo davanti alla Ferrari di Raikkonen e al compagno di squadra Verstappen. Sesto Vettel. Non sono riusciti a superare la tagliola della prima manche Magnussen (condannato all’eliminazione per soli 70 millesimi dal teammate Jolyon Palmer), Wehrlein, Kvyat (molto nervoso col team per l’esclusione), Haryanto e le Sauber di Nasr ed Ericsson.



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