La Chiesa del Sacro Cuore di Bari

di TERESA GENTILE — Il saggio “La chiesa del Sacro Cuore a Bari”  di Fulvia  Fiorino Dotoli (AGA Editrice) è stato redatto con profonda cultura, amore e cura certosina nella ricerca di  foto e documenti storici. Il testo è stato dedicato dall’autrice alla madre Maria Francesca, che frequentava con molta devozione questa chiesa ed alle nipoti Francesca e Giovanna che oggi ancora la frequentano con fede e incrollabile speranza.

Nelle sue pagine è presentata in modo fluido ed avvincente l’elegante, bella, luminosa, ricca e devota “Chiesa del Sacro Cuore”, sita tra il mare e la zona murattiana in via Cardassi e che costituisce una sorta di interessante saldatura tra città antica e moderna avvenuta nel corso dei primi decenni del secolo ventesimo. Inoltre essa è simbolo del saldo collegamento tra passato, presente, vicende storiche, attualità e che è avvenuto assecondando lo sviluppo del territorio senza tralasciare fervore e spirito religioso caratterizzato dalla continuità dei valori religiosi di stampo cristiano tramandati dai fedeli di generazione in generazione.

Sono questi i valori basilari per garantire una sana convivenza umana e che si stanno rivelando ancora attuali e degni di sopravvivere anche in una società moralmente sempre più “liquida” e non più molto ancorata sui tre pilastri: famiglia-scuola-lavoro tenuti insieme dal collante dell'amore, della fede, della tolleranza, dell’esempio degli anziani e del ricorso alla preghiera.

La Chiesa del Sacro Cuore pertanto attua la continuazione nel tempo del saldo tessuto di FEDE che ha contraddistinto e contraddistingue varie famiglie baresi pur nel passaggio da una generazione all’altra. La Prof. Fiorino si sofferma con puntuali notizie d'arte e con riflessioni teologiche  non solo su reperti sacri un tempo esistenti nella sede più antica di questa chiesa (ieri abbandonata all’umidità ed agli scarafaggi e poco adatta per i portatori di handicap), ma ci dà notizie anche sulla sede attuale, sulla  grande lunetta esterna che indica la via della pace, su dipinti, vetrate, arredi sacri, preziosi ricami realizzati dalle monache, e sugli eventi che hanno caratterizzato  tale chiesa che oggi costituisce una  testimonianza  di rinnovata fiducia intergenerazionale in un futuro migliore a cui dar vita nel segno di Dio.

L'arcivescovo Francesco Cacucci e l'attuale parroco Don Mimmo Falco nella prefazione hanno sottolineato come l’autrice abbia saputo ricordare una storia guidata da Dio, abbia raccolto echi di una interessante memoria storica scandita da vicende e segni distintivi della comunità benedettina e ci aiuti a leggere in essi  il prezioso e sempre attuale carisma dell’Ora et Labora che aiuta a resistere alla lotta contro ogni tentazione  e che ci  consente di volgerci indietro non… non per nostalgia ma perchè tale preziosa eredità di Fede, con l’aiuto di Dio, possa continuare a dar frutto  anche in una società frettolosa, travagliata da incertezze, paure e difficoltà sociali di vario  genere. Le pagine del testo sono inoltre corredate da foto di Rocco De Benedictis, Rosalba Vinci, Elisabeth Maria Keeler  (madre Badessa ), don  Sergio Biancofiore  (vice parroco), Annamaria Losurdo,  don Mimmo Falco, Anna  Maria  Capriulo.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto