Ospedale Grottaglie, Franzoso: “Legittima la protesta delle partorienti. Emiliano esca allo scoperto”
BARI - «È inopportuno, da parte del presidente Emiliano, relegare la protesta delle partorienti dell’ospedale San Marco di Grottaglie a forma di strumentalizzazione del sindaco Ciro D’Alò.
E’ molto probabile, infatti, che un giudizio tanto sommario sia dettato dal fatto che a farlo sia un uomo, che per sua natura non può immaginare lo stato emotivo in cui si trovano le donne che si apprestano a vivere l’esperienza più straordinaria della loro vita. E sottrarre loro, d’imperio, senza spiegare né condividere le scelte, la struttura e il personale sanitario di riferimento ad un passo da un evento tanto atteso e delicato è un atto arrogante e sbagliato, oltre che politicamente non condivisibile».
Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza Italia.
«Il mantenimento dei punti nascita negli ospedali dovrebbe seguire un unico criterio di valutazione. E’ noto ad esempio, che tutti i punti nascita della provincia (ad eccezione del SS. Annunziata) sono ben al di sotto dei mille parti e che le condizioni di sicurezza garantite della rianimazione non ci sono a Grottaglie, come altrove. E invece al Giannuzzi di Manduria, in cui la rianimazione esiste, il punto nascita è stato disattivato. Questo, nelle sue sbrigative risposte su facebook, il governatore ha omesso di dirlo».
«Allora, delle due l’una: o la sicurezza del reparto grottagliese di ostetricia non è a davvero a rischio senza la rianimazione, visto l’impegno del dg Rossi sulla riapertura post feriale assunto in Prefettura; oppure la delibera di chiusura estiva è un solo un bluff che cela una prova tecnica di chiusura definitiva del reparto, anticamera della chiusura dell’ospedale San Marco».
«Lo chiedo una volta per tutte: basta trincerarsi dietro le scelte dei direttori generali, Emiliano esca allo scoperto e spieghi ai cittadini quali sono realmente i piani per la sanità in provincia di Taranto, assumendosi le sue responsabilità. Ma soprattutto ,il governatore e assessore alla salute mostri più rispetto per il consiglio regionale e venga a riferire in aula sul piano di riordino sanitario, spiegando scelte e strategie a chi, attraverso il mandato ricevuto, rappresenta questo territorio».
E’ molto probabile, infatti, che un giudizio tanto sommario sia dettato dal fatto che a farlo sia un uomo, che per sua natura non può immaginare lo stato emotivo in cui si trovano le donne che si apprestano a vivere l’esperienza più straordinaria della loro vita. E sottrarre loro, d’imperio, senza spiegare né condividere le scelte, la struttura e il personale sanitario di riferimento ad un passo da un evento tanto atteso e delicato è un atto arrogante e sbagliato, oltre che politicamente non condivisibile».
Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza Italia.
«Il mantenimento dei punti nascita negli ospedali dovrebbe seguire un unico criterio di valutazione. E’ noto ad esempio, che tutti i punti nascita della provincia (ad eccezione del SS. Annunziata) sono ben al di sotto dei mille parti e che le condizioni di sicurezza garantite della rianimazione non ci sono a Grottaglie, come altrove. E invece al Giannuzzi di Manduria, in cui la rianimazione esiste, il punto nascita è stato disattivato. Questo, nelle sue sbrigative risposte su facebook, il governatore ha omesso di dirlo».
«Allora, delle due l’una: o la sicurezza del reparto grottagliese di ostetricia non è a davvero a rischio senza la rianimazione, visto l’impegno del dg Rossi sulla riapertura post feriale assunto in Prefettura; oppure la delibera di chiusura estiva è un solo un bluff che cela una prova tecnica di chiusura definitiva del reparto, anticamera della chiusura dell’ospedale San Marco».
«Lo chiedo una volta per tutte: basta trincerarsi dietro le scelte dei direttori generali, Emiliano esca allo scoperto e spieghi ai cittadini quali sono realmente i piani per la sanità in provincia di Taranto, assumendosi le sue responsabilità. Ma soprattutto ,il governatore e assessore alla salute mostri più rispetto per il consiglio regionale e venga a riferire in aula sul piano di riordino sanitario, spiegando scelte e strategie a chi, attraverso il mandato ricevuto, rappresenta questo territorio».