Lavori al presidio sanitario di Massafra, Mazzarano: “Ora completare e qualificare la riconversione"

BARI - Sono partiti i lavori di ristrutturazione del piano terra del presidio sanitario “Matteo Pagliari” di Massafra per la realizzazione del nuovo centro polifunzionale territoriale, con ambulatori distrettuali, guardia medica, punto di primo intervento e postazione 118, per un importo totale di 1,5 milioni di euro. Si tratta di uno degli interventi previsti dalla Regione Puglia con l'impiego di somme residuate della linea 3.1 dell'asse III del Fesr 2007-2013 destinate alla Asl di Taranto.

Grazie ad una congrua dotazione finanziaria si costruiranno le condizioni per una struttura adeguata alla effettiva riconversione dell'ex stabilimento ospedaliero in presidio sanitario territoriale, in ottemperanza alla delibera del 20 febbraio 2014 che prevede di garantire la continuità assistenziale degli ambulatori del presidio di Massafra.

“I lavori appena partiti – sottolinea Michele Mazzarano, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - sono il segno di una forte volontà politica, da parte della Regione Puglia, di fare del presidio sanitario ‘Matteo Pagliari’ il modello di medicina territoriale della provincia di Taranto. Ma per raggiungere l'obiettivo di una avanzata integrazione ospedale-territorio, che è la cifra dei nuovi modelli organizzativi sanitari, bisogna recuperare molto tempo perduto. Va rispettata integralmente la deliberazione della Giunta regionale n. 930/2015 che prevede, tra l'altro, l'attivazione dei 'day service chirurgici', tra i quali la tanto agognata micro chirurgia dell'occhio e quella ortopedica. Essa prevede inoltre - prosegue Mazzarano - gli ambulatori specialistici in Cardiologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Dermatologia, Endocrinologia, Pneumologia, Ortopedia-Medicina Interna, Geriatria-Reumatologia, Urologia, Medicina fisica-Riabilitazione, Ostetricia-Ginecologia, Odontoiatria, Diabetologia, Chirurgia vascolare. Con i lavori appena partiti - puntualizza il capogruppo del Pd -  sarà inoltre possibile attivare l'unità di degenza territoriale che è una struttura sanitaria extra-ospedaliera distrettuale destinata alla degenza di quei pazienti che a giudizio dei medici di base non hanno bisogno né dell'assistenza ospedaliera né possono risolvere i loro problemi a domicilio”.

La dgr n.930/2015 è l'ultimo atto di indirizzo della Regione in materia di medicina territoriale ed è complementare al piano di riordino ospedaliero in via di definizione. “Mentre si chiudono altri piccoli ospedali e si valorizzano quelli medio-grandi - conclude Mazzarano - bisogna accelerare nella implementazione dei servizi di medicina territoriale in modo che i cittadini possano beneficiare di una offerta qualitativa ed efficiente”.

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