Parco Rauccio, soccorsi e curati durante l'estate: 30 rapaci tornano in libertà

LECCE - Giovedì 15 settembre alle ore 11:00 presso il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio la liberazione e reintroduzione sul territorio di circa 30 uccelli rapaci: spettacolo ed emozioni assicurati. Evento aperto al pubblico.

Sono davvero tanti gli esemplari di fauna selvatica soccorsi e recuperati in giro per la Puglia nel corso dell’estate da parte delle istituzioni, delle associazioni animaliste e di semplici cittadini. La liberazione di un animale selvatico è frutto di un lungo e difficile lavoro di recupero che necessita di grande professionalità e competenza. Ed è quello che fanno quotidianamente gli operatori dell’Osservatorio Faunistico Regionale e dell’Osservatorio Faunistico Provinciale per il recupero e la reimmissione in natura dei rapaci. Un risultato reso possibile solo grazie alla grande collaborazione tra cittadini attenti alla salvaguardia della fauna selvatica, associazioni animaliste e di guardie zoofile e istituzioni pronte a dare risposte concrete.

La reintroduzione in natura di esemplari appartenenti a specie selvatiche è sempre uno spettacolo unico e indimenticabile sia per i bambini sia per gli adulti. È impossibile rimanere indifferenti davanti alla scena di animali che ritornano sani e salvi nel loro ambiente naturale.
L’evento di giovedì mattina è organizzato dall’Osservatorio Faunistico Regionale e l’Osservatorio Faunistico Provinciale, in collaborazione con l’Ente Parco di Rauccio, con l’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune, i Rangers d’Italia Lecce e Anpana Puglia, prevede il rilascio degli esemplari che sono stati recuperati e curati nei Centri Recupero Fauna Regionale e Provinciale. Si tratta soprattutto di giovani falchi grillai ricoverati nei mesi scorsi perché trovati in difficoltà nei centri abitati delle cittadine pugliesi.

“Questo piccolo falco, il grillaio - ha dichiarato l’Assessore Andrea Guido, Presidente del Parco di Rauccio - inserito nella Lista rossa IUCN come specie vulnerabile, è senza dubbio uno dei rapaci a cui siamo più affezionati, in quanto dopo aver trascorso l'inverno in Africa, da un po’ di anni a questa parte sono tornati a nidificare nel nostro territorio, persino nel centro storico della nostra città. Ricordo che di recente, durante uno degli ultimi eventi di liberazione di questi rapaci, tre splendidi esemplari, quasi a voler ringraziare i propri soccorritori, regalarono ai presenti dei volteggi spettacolari e indimenticabili prima di allontanarsi. Ed eravamo a Lecce, nel cuore del barocco. Giovedì, invece, in piena area parco, dove case, chiese e palazzi non limiteranno prospettiva e visuale, avremo la possibilità di godere di uno spettacolo ancora più suggestivo. A chi non abbia mai assistito a nessuna liberazione di animali selvatici raccomando vivamente questa esperienza. Vi aspettiamo numerosi! “.

“Nel Salento il falco grillaio era di fatto scomparso fino a pochi anni fa - fa sapere la faunista Simona Potenza, una delle figure responsabili più attive dell’Osservatorio di Calimera - Nel 2006 partì un  progetto di ripopolamento di grillai, portato avanti dall’Osservatorio grazie ad alcuni esemplari adulti, ma irrecuperabili a causa di disabilità acquisite in seguito a traumi (amputazione dell’ala, anchilosi e conseguente incapacità di volare). Gli esemplari, provenienti dal Centro Regionale di Bitetto, furono messi in condizione di riprodursi e i loro piccoli, ovviamente sanissimi, furono rilasciati nella provincia di Lecce a partire dalla zona “Rupi di San Mauro” a Sannicola. Da allora il grillaio è lentamente tornato a nidificare nel nostro territorio a partire dal centro storico di Lecce dove ha scelto i tetti di chiese e di vecchi edifici pubblici. Questo falco, al contrario di altri, è molto gregario e abita tranquillamente i centri abitati dove, nutrendosi soprattutto di invertebrati come coleotteri, blatte, cavallette, grilli, offre un’azione di pulizia da animali che non sono graditi nelle nostre case e, allo stesso tempo, disturba la nidificazione di altri volatili infestanti come i colombi, ad esempio.

Possiamo dire dunque che la collaborazione tra i due centri di recupero pugliesi ha avuto successo e, anche per festeggiare i risultati ottenuti, il professor Camarda, dell’Università di veterinaria di Bari e direttore sanitario del Centro Regionale, con il dott. Gianluca Nocco, direttore sanitario del Centro Provinciale e il benestare dei rispettivi direttori Leuzzi e Panzera, hanno proposto una liberazione congiunta per presentare alla cittadinanza il lavoro svolto attivamente da queste strutture. Gli esemplari rilasciati migreranno in Africa per svernare, per poi ritornare da noi con l’arrivo delle calde giornate primaverili. L’ottimo lavoro svolto dai centri di recupero è finito. Ora i giovani falchi - conclude Simona Potenza - hanno tutta la preparazione per cavarsela da soli in natura. Per festeggiare questo evento tutti i cittadini sono invitati al Parco di Rauccio giovedì mattina. Tutti insieme augureremo loro un buon viaggio e un arrivederci a presto!”.

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