Governo istituzionale all'orizzonte

di NICOLA ZUCCARO - "Inconcepibile voto senza riforma elettorale". La ferma posizione assunta da Sergio Mattarella indica più di qualsiasi dibattito scaturito all'indomani dell'esito referendario il percorso da seguire, a partire da lunedì 12 dicembre, la data nella quale il Capo dello Stato avvierà le consultazioni nel corso delle quali dovrà essere indicata dagli esponenti dei partiti una personalità a cui poter affidare l'incarico per la formazione di un nuovo Esecutivo e, soprattutto, con quale funzione.

In vista di questa maratona consultativa sembra prendere sempre più piede l'ipotesi di un Governo istituzionale, presieduto da una figura di elevato profilo e con il compito di scrivere quella nuova Legge elettorale che consenta, entro il 2018, il ritorno alle urne per l'elezione del nuovo Parlamento. E all'indomani della nota diffusa dalla Corte Costituzionale che ha annunciato per il 24 gennaio il proprio pronunciamento sul ritocco dell'Italicum, questa tipologia di Governo, originariamente definito di "scopo", acquisirebbe maggiore consistenza, poichè opererà al tempo stesso in linea con l'agenda dettata dalla Consulta e con i tempi tecnici richiesti per la Riforma elettorale. A presiedere il Consiglio dei Ministri incaricato per scrivere la nuova legge, potrebbe essere l'attuale Presidente del Senato Pietro Grasso.

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