Il killer di Berlino ucciso a Milano. "Rischi per azioni ritorsive"

MILANO - Anis Amri, il killer di Berlino, è l'uomo morto la scorsa notte nel Milanese, durante un conflitto a fuoco con la polizia. Secondo le prime informazioni l'uomo durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni, intorno alle 3, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo.

Secondo quanto riferito dalla polizia, la Volante si sarebbe fermata in piazza primo maggio, di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un normale controllo.

L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, sparando all'uomo, poi deceduto.

L'agente di polizia che è stato ferito da Amri si chiama Christian Movio, ha 36 anni, ed è del Commissariato di Sesto San Giovanni. L'agente scelto è ricoverato all'ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla. Deve essere operato, ma le sue condizioni sono buone.

"Massima attenzione" poiché "non si possono escludere azioni ritorsive" nei confronti dei poliziotti e di tutto il personale delle forze dell'ordine in divisa. E' il contenuto di una nuova circolare che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha inviato, secondo quanto si apprende, questa mattina subito dopo la sparatoria a Milano in cui è rimasto ucciso Anis Amri.

L'invito è dunque di intraprendere ogni iniziativa utile per garantire la massima sicurezza e tutela degli operatori.

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