La rivista “O Odigos” del Centro Ecumenico di Bari è in distribuzione presso la Basilica di San Nicola

di VITTORIO POLITO - Gli instancabili padri domenicani della Basilica di San Nicola in Bari hanno varato il numero 4/2016 della rivista ‘O ODIGOS’ LA GUIDA, numero curato da Emmanuel Albano, Gerardo Cioffari, Filippo D’Alessandro, Giuseppe Abbascià e Simona Dobrescu. Il numero è incentrato sull’evento storico che si è verificato a dicembre con la visita del patriarca ecumenico e arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo I. Scrive con grande partecipazione Albano “…riunirsi per pregare insieme non è un atto formale ma assume cristianamente il valore di un desiderio autentico di seguire il Signore” il tutto proteso a quel progetto che mira all’unità dei cristiani. “La visione della preghiera che il patriarca ci consegna è strettamente legata al riconoscimento di essere unica casa di Dio, unica famiglia…” e dalle parole di Albano viene fuori che non prega bene chi non vive bene e si deduce che il pensiero di S. Benedetto “La migliore preghiera e la più accetta a Dio è il lavoro” fa capolino in maniera silenziosa, ma non per questo meno pretenziosa. Dal preciso lungo intervento di quel pozzo di storia che è padre Gerardo Cioffari riusciamo a comprendere che l’impresa cui è chiamato Bartolomeo I è titanica, perché tra le chiese ortodosse vi è una tregua esile, ma non una spontanea comunione di intenti. Per quanto riguarda “La teoria del gender” il vostro cronista e poco incline ad entrare in… gendarmeria, per cui, scusandomi con Filippo D’Alessandro, vado avanti e di loro non… Molto bello il servizio di fra Albano sullo ‘specifico del sacerdote’ che oltre a spunti per una riflessione ci aiuta a capire quanto oggi sia difficile conciliare progresso, preghiera ed insegnamento, mantenendo quella coerenza che un vero cristiano, a maggior ragione un sacerdote, non può mai perdere. Esemplare, infine, quello che afferma Simona P. Dobrescu su ‘Violenza e Religioni’, penso, riportando poche righe del testo, di riferire lo sgomento e l’angoscia che pervade tutti noi: “Nel nostro mondo sempre più piccolo, sempre più inquinato e sempre più globalizzato i volti della violenza si impastano e si confondono fra loro. Terrorismo e criminalità organizzata oltretutto cospirano in un intreccio di interessi economici e politici soggiogando intere comunità e territori… Non bisogna fuggire dalla storia, ma costruire ponti quando molti vogliono costruire muri tra chi ha la fede”. A chi ha detto che “la fede è d’oro, l’entusiasmo d’argento e il fanatismo di piombo” San Nicola contrappone la sua illuminata GUIDA che, messo alle spalle, un altro anno continua il suo percorso di evangelizzazione con l’esperienza di chi sa di aver operato ed è consapevole che molto va ancora fatto.

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