8 MARZO. Donne di tutto il mondo unite in sciopero globale

Al via lo sciopero in tutto il mondo delle donne di oltre 50 Paesi che protestano per il loro lavoro pagato o non pagato. In milioni prenderanno parte a manifestazioni e iniziative in quella che si preannuncia la Festa della Donna più politica della sua storia ultracentenaria. Dalla Thailandia gli Usa, dalla Polonia all’Australia, lo sciopero internazionale delle donne oggi prevede iniziative sia sul fronte domestico sia su quello industriale, un un momento in cui i movimenti femministi sembrano aver trovato energie nuove. In Italia ci saranno cortei, assemblee in piazza e in vari edifici pubblici: scuole, ospedali e università.

I sindacati Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb, Flc e Cgil hanno aderito allo sciopero, per cui la maggior parte dei servizi di trasporto saranno sospesi e anche molti insegnanti sciopereranno.

Il principale tema su cui si manifesterà nel Belpaese è quello della violenza sulle donne. “Siamo unite, siamo internazionali, siamo ovunque” ha detto Klementyna Suchanow, organizzatrice polacca dello sciopero internazionale delle donne. “Siamo un esercito di donne in tutto il mondo e non chiediamo più di essere ascoltate. Il mondo è obbligato ad ascoltarci”.

Le promotrici dello sciopero di oggi hanno unito le forze con le coordinatrici della Marcia della donne e con centinaia di attiviste per i diritti delle donne, sull’onda dell’enorme successo della marcia del 21 gennaio a Washington e in molte città di tutto il mondo, quando due milioni di persone sono scese in piazza per manifestare per l’uguaglianza dei sessi il giorno dopo l’inaugurazione di Trump.

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