ROMA - “Ho chiesto ai ministri dell’Ambiente e della Salute di attuare ogni possibile verifica per scongiurare la presenza di agenti inquinanti nel lago artificiale del Pertusillo, infrastruttura che raccogliendo le acque del fiume Agri in Basilicata, alimenta più a valle l’acquedotto pugliese. Numerose e recenti segnalazioni giornalistiche, hanno riferito della presenza di macchie nere sul fondale del bacino, che potrebbero essere collegabili ad un incidente, con tanto di sversamento di greggio, presumibilmente avvenuto nel centro oli dell’Eni di Viggiano, nel potentino. Una preoccupante ipotesi che deve essere immediatamente verificata dalle autorità competenti”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
“I risultati delle analisi effettuate dall’Arpab, che non presentano alcuna alterazione dei valori dell’acqua potabile, contrastano però con quanto rappresentato nelle fotografie aeree scattate con drone da un cittadino, nelle quali sono visibili le macchie nere, e con l’esito di altre analisi, effettuate da altri cittadini su campioni di acqua raccolti dal lago – prosegue Labriola –. Con l’interrogazione presentata chiedo agli esponenti del governo di agire senza esitazione mettendo in atto tutti i controlli necessari, a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
“I risultati delle analisi effettuate dall’Arpab, che non presentano alcuna alterazione dei valori dell’acqua potabile, contrastano però con quanto rappresentato nelle fotografie aeree scattate con drone da un cittadino, nelle quali sono visibili le macchie nere, e con l’esito di altre analisi, effettuate da altri cittadini su campioni di acqua raccolti dal lago – prosegue Labriola –. Con l’interrogazione presentata chiedo agli esponenti del governo di agire senza esitazione mettendo in atto tutti i controlli necessari, a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
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