11 luglio 1982, l'Italia è Campione del Mondo


di NICOLA ZUCCARO - Madrid, domenica 11 luglio 1982. L'Italia torna per la quarta volta nella sua storia a disputare una finale di Coppa del Mondo. Dopo aver nuovamente incontrato la Polonia - sconfiggendola per 2-0 nella semifinale disputata al Camp Nou di Barcellona, l'8 luglio - affronta la Germania Ovest. Nei primi minuti gli azzurri hanno la possibilità di passare in vantaggio su calcio di rigore ma Cabrini sbaglierà dal dischetto. Cala il gelo sulla tifoseria italiana presente al Santiago Bernabeu e sugli italiani incollati alla radio e alla Tv.

 Nell'undici titolare scelto da Bearzot, riaffiorano gli incubi delle sfide contro Argentina e Brasile e cancellati però al 56' dall'1-0 firmato da Paolo Rossi, al 69' da Tardelli (l'urlo che accompagnerà la sua esultanza, sarà, negli anni successivi, una delle icone della fotografia sportiva) e dal 3-0 siglato all'80' da Altobelli. Il triplice vantaggio sarà accorciato dal goal della bandiera tedesca, a firma di Breitner.

E' l'ultima rete di quel Mondiale dal quale gli azzurri escono a testa alta, dopo un lungo silenzio stampa e al termine di una ingenerosa 'campagna' condotta dalla stampa sportiva italiana ad indirizzo di Enzo Bearzot. Un successo sportivo che, accompagnato da quel 'Campioni del Mondo!' pronunciato per 3 volte dall'indimenticato Nando Martellini, rappresentò il toccasana per un Paese che viveva anni difficili sul piano civile. Dal punto di vista calcistico fu, invece, il trionfo del catenaccio all'italiana, fondato sul binomio difesa-contropiede e del quale si sono perse le tracce negli ultimi 35 anni.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto