Puglia: Consiglio approva rendiconto 2016. M5S: "vitalizi e spese poco chiare"

BARI - Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Rendiconto del Consiglio Regionale per l'esercizio finanziario 2016.

La consistenza di cassa al 31 dicembre 2016 ammonta a poco più di 39 milioni di euro; l’avanzo di amministrazione alla stesa data è pari a circa 29 milioni. L’assemblea ha anche approvato, in linea con le indicazioni della riforma contabile prevista dal D.L.vo 118/2011, il conto economico (che evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione di competenza economica) e lo stato patrimoniale (che rappresenta la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio).

La consigliera Antonella Laricchia (M5S) ha motivato il voto contrario del gruppo in relazione alla spesa di oltre 15milioni di euro per il pagamento dei vitalizi degli ex consiglieri regionali. A tal proposito la consigliera ha ricordato che giace da più di un anno la proposta di legge, a firma del M5S, relativa all’abolizione dei vitalizi e, nello stesso tempo, ha rilevato l’atteggiamento assunto da parte della Commissione referente per non aver ancora calendarizzato la discussione del provvedimento, a distanza di un anno dalla presentazione della pdl. Altro aspetto denunciato da Laricchia ha riguardato l’assegnazione dei contributi alle Associazioni da parte dell’Ufficio di presidenza, chiedendo che venga fatta luce sulle modalità adottate ai fini della valutazione delle richieste pervenute, in particolare con riferimento al Comune di Torricella.

Il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, ribadendo che la consigliera Laricchia ha tutti gli strumenti normativi necessari per accedere agli atti e verificare tutte le procedure adottate, ha aggiunto che la sede idonea di approfondimento è nell’ambito della competente commissione e che, comunque, la relativa spesa non è lievitata rispetto agli anni scorsi, così come le procedure adottate sono sempre le stesse. In merito alla questione dei vitalizi agli ex consiglieri regionali il presidente Loizzo ha ricordato che il Consiglio regionale si è già pronunciato in precedenza al riguardo, riservandosi di affrontare la questione successivamente alla definizione dell’iniziativa legislativa in corso in Parlamento.

Giuseppe Turco (La Puglia con Emiliano ed ex Sindaco di Torricella) ha ricordato, in merito alla questione dei contributi erogati alle associazioni, che gli stessi sono regolamentati in maniera collegiale, dopo adeguata istruttoria, dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

Laricchia (M5S): “Vitalizi e spese poco chiare. Con i soldi dei pugliesi non si scherza”
- “Ci sono delle spese di questo Consiglio Regionale che non possono essere tollerate.” lo dichiara la consigliera regionale M5S Antonella Laricchia in seguito all’approvazione del Rendiconto del Consiglio Regionale per l'esercizio finanziario 2016. Nel corso della seduta la Laricchia ha ricordato ancora una volta l’ingente spesa annuale di 15 milioni di euro per pagare i vitalizi degli ex-consiglieri regionali e ha chiesto maggiori chiarimenti in merito ad alcune spese poco chiare erogate dalla Regione.

“Continuiamo a spendere 15 milioni di euro all'anno per pagare dei vitalizi agli ex Consiglieri Regionali mentre la nostra proposta di legge per abolire i vitalizi giace in un cassetto e si guardano bene dal calendalizzarla. Inoltre - prosegue Laricchia - Sono stati elargiti contributi a centinaia e centinaia di associazioni, per un totale di 280.000 circa fino ad oggi. Sono certa che la maggior parte di queste siano meritevoli del contributo e del sostegno della Regione Puglia ma ci sono certamente delle spese che meriterebbero un controllo maggiore. Ad esempio in più di un caso nel Comune di Torricella è accaduto che i contributi finalizzati alla realizzazione degli eventi siano stati elargiti ad associazioni che non avrebbero organizzato l'evento. A un centro culturale addirittura, per una mostra di presepi sul cui manifesto non c'è traccia né del nome del centro culturale né del logo della Regione Puglia, il contributo di 500 euro nel 2016 e forse di 800 euro nel 2017 sarebbe stato dato in contanti e la determina di liquidazione presenta il codice fiscale di una persona fisica e non di un'associazione.”

“Ho richiesto dunque - conclude - di ricevere tutte le carte per approfondire la questione e assicurarmi che non si tratti di un modus operandi radicato in tutta la Regione Puglia. Con i soldi dei pugliesi non si scherza.”

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