Biodiversità e LifeWatch in Puglia

di DONATO FORENZA - In Puglia, recentemente è stato implementato “LifeWatch”. Nella presentazione al territorio il nodo pugliese  LifeWatch-ERIC risulta il quattordicesimo consorzio internazionale di infrastruttura di ricerca istituito dall'Unione Europea ed è il primo a fornire risorse e strumenti ICT per la ricerca su biodiversità ed ecosistemi.

Esso è considerato strumento eccezionale a disposizione delle amministrazioni per la salvaguardia dei territori; è una risorsa strategica: - globale, per affrontare le sfide che si pongono su grande scala ai problemi ambientali contemporanei; - locale, quale mirabile opportunità di innovazione e crescita economica “blue and green economy”.

LifeWatch affronterà temi di ricerca sulla biodiversità, ecosistemi, cambiamenti climatici, big data e nuove tecnologie. Notevoli opportunità offrono gli ambienti virtuali di ricerca di LifeWatch per creare nuovi  modelli  per la valutazione della vulnerabilità degli ecosistemi, per studiare l'introduzione di specie aliene e i mutamenti climatici, consentendo la creazione di strategie che mitigano gli impatti mediante adeguati piani di prevenzione ambientale.

Per il territorio della Puglia, caratterizzato da ricchezze paesaggistiche e naturali che costituiscono anche un valido motore economico, LifeWatch è risorsa rilevante; Il Mezzogiorno spesso deve affrontare emergenze ambientali che creano turbative degli ecosistemi e la salute dei cittadini.

Hanno aderito alla manifestazione presso il Politecnico di Bari: Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia; Eugenio Di Sciascio, Magnifico Rettore del Politecnico di Bari;  Vito  Bruno, Direttore Generale ARPA Puglia; Maurizio Raeli, Direttore CIHEAM Bari; Fabio Trincardi, Direttore Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente del CNR; Mauro de Palma, Direttore della Sezione INFN, Bari; Giuseppe Corriero, Direttore del Dipartimento di Biologia dell'Università di Bari; Vincenzo Zara, Magnifico Rettore Università del Salento; altri esperti. Con l’ausilio della Regione e degli attori coinvolti  la Puglia è in grado di implementare nuove ricerche per la protezione dell’ambiente.

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