Giornata da incubo in Catalogna: cariche nei seggi, anziani sanguinanti

(ANSA)
BARCELLONA - Salgono a 844 i feriti per le cariche della polizia in Catalogna. A riferirlo il governo catalano. Il ministero degli Interni spagnolo afferma invece che 33 sono gli agenti feriti, 19 tra le file della polizia, 14 della Guardia Civil

Le proiezioni sui primi dati dello scrutinio del referendum mostrano il 'sì' all'indipendenza all'87%. Il 9% ha votato 'no', il 3% scheda bianca, mentre l'1% risulta nullo. A diffonderle il partito Democrates de Catalunya, in base allo scrutinio di 200 schede in 50 seggi. Lo riferisce El Periodico.

Il referendum in Catalogna "è stato una sceneggiata" degli indipendentisti. La maggioranza della popolazione non ha partecipato e "ha rispettato la legge senza rumore. Hanno ignorato la consultazione e si sono messi dalla parte della democrazia e della Costituzione". A dirlo il premier spagnolo Mariano Rajoy in diretta tv. "Non intendo chiudere nessuna porta, non l'ho mai fatto. Ma sempre nei confini della legge e nel quadro della democrazia", ha detto Rajoy.
(ANSA)
SCONTRI DINANZI A SEGGI - La Guardia Civil sta impedendo con la forza ai catalani di votare per il referendum indipendentista, ha anche tagliato i collegamenti internet a diversi seggi Cittadini resistono sdraiandosi sull'asfalto e vengono portati via a forza. Si registrano numerose cariche nei diversi seggi elettoralie al momento si contano 40 feriti.

Le autorità spagnole hanno indicato che anche 11 agenti, tra cui nove poliziotti e due membri della Guardia Civil, sono stati feriti leggermente in Catalogna.

(ANSA)
MURO CONTRO MURO - In mattinata gli agenti in tenuta anti-sommossa erano intervenuti nel seggio di Sant Julia de Rumis a Girona, dove alle 9.15 era previsto dovesse votare il presidente catalano Carles Puigdemont, allontanando la stampa e usando la forza per spostare la folla di cittadini concentrati a protezione del seggio. Un'anziana è stata ferita nell'irruzione della polizia spagnola nel collegio Freire del quartiere di Roquetes a Barcellona.

Al via le operazioni di voto in diversi collegi elettorali in Catalogna che hanno potuto aprire alle 9. Pronto l'intervento in diversi seggi della polizia spagnola. Migliaia di persone si sono concentrate in tutto il paese davanti ai seggi, che in molti casi sono difesi dai trattori del sindacato dei Contadini catalani (Up). Lo rende noto l'agenzia Ansa.


Secondo quanto riporta la stampa locale, attivisti indipendentisti hanno passato la notte a sorvegliare i seggi che dovrebbero aprire alle 9, anche se la Guardia Civil ha sbarrato gli ingressi.

Inigo Méndez de Vigo, portavoce di Madrid, aveva assicurato ieri che il referendum catalano di oggi era già stato "annullato" dallo stato di diritto con il blocco del sistema che potrebbe essere utilizzato per il conteggio dei voti e per il voto elettronico. A riferirlo il quotidiano online La Vanguardia.

(ANSA)
La Guardia Civil è entrata ieri nel Centro delle Telecomunicazioni (Ctti) del governo catalano e intende rimanervi fino a lunedì, sempre secondo quanto riferisce il giornale.

Il portavoce del governo catalano, il ministro alla presidenza Jordi Turull, ha detto che il blitz della Guardia Civil "non ferma la logistica" del referendum, che tutti stiano tranquilli, domani (oggi, ndr) si voterà".


Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto