Ilva, Abaterusso: "Dopo il danno la beffa. Sulla pelle dei lavoratori si consuma l’ennesimo fallimento del Governo"

BARI - Una nota del presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP, Ernesto Abaterusso. Mentre tutti attendevano notizie sul fronte nazionale derivanti dal tavolo convocato dal ministero - dichiara Abaterusso - assistiamo ad un gravissimo black out istituzionale che ricade sui 4000 operai in sciopero e in attesa di certezze sul loro futuro.

Se da una parte - prosegue - l’azienda AM InvestCo ha definito la sua proposta, con tanto di firma dei tre commissari straordinari dell'Ilva nominati dal Ministero dello Sviluppo Economico, dall’altra oggi il ministro Calenda dice che il tavolo è annullato per il contenuto della proposta definito “Irricevibile”.

A questo si aggiunga che il vice ministro Bellanova affermava in una intervista che “Tale previsione di assorbimento occupazionale è conforme all'offerta presentata dalla società e costituisce la base di partenza della trattativa che si svolgerà tra le parti, presso il Mise, a partire dal 9 Ottobre”.

Ma a quale trattativa si riferisce la Bellanova? E il ministro Calenda è a conoscenza delle sue dichiarazioni? Le condivide?

Una domanda a questo punto sorge spontanea: tra il Ministro Calenda, la viceministro Bellanova e i Commissari straordinari, chi non parla con chi?

Se non fosse drammatico ci sarebbe da ridere di tanto e tale pressappochismo.

Noi riteniamo insopportabile simili atteggiamenti e totalmente insufficienti le misure di rilancio fin qui offerte. La tanto decantata accelerazione degli interventi è inesistente a partire proprio dal prolungamento dei tempi per la realizzazione della copertura del Parco Minerale e del Parco Fossile per passare alla copertura del Parco Calcare i cui interventi sono sicuramente meno impegnativi di quanto necessario e richiesto. Tutti i tempi di bonifica sono raddoppiati o quasi triplicati rispetto a quelli originariamente fissati.

La levata di scudi delle associazioni ambientaliste è sacrosanta e va sostenuta, così come quella dei sindacati, ad oggi ancora inascoltati.

Chiediamo infine che anche la Presidenza del Consiglio faccia la sua parte, magari intervenendo nel caos istituzionale innescato dalle dichiarazioni dei suoi Ministri e Vice che si smentiscono quotidianamente  a vicenda, conclude Abaterusso.

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