“La priorità è salvaguardare tutti i posti di lavoro. Non vorremmo che a pagare siano ancora una volta i dipendenti - spiega il pentastellato - che già in questi 14 anni hanno fatto, ciclicamente, sacrifici non ricevendo gli stipendi con regolarità. Quello che mi sta a cuore è salvaguardare questi lavoratori, dal momento che la sentenza del Consiglio di Stato è da subito diventata operativa e si sta procedendo alla ricollocazione di pazienti e del personale in altre strutture. La GMS spa ha un accreditamento regionale di circa 7 milioni di euro, quello che auspichiamo - continua Conca - è che la ASL di Bari dia vita a una manifestazione d’interesse per verificare che ci siano aziende disposte a rilevare l’intero pacchetto, pazienti e lavoratori, attualmente in capo alla società di Capurso. Lo spacchettamento non garantirebbe tutti i posti di lavoro, dal momento che sentenze del Consiglio di Stato, per casi analoghi, hanno più volte stabilito che la clausola sociale debba comunque essere subordinata ai reali bisogni dell’azienda subentrante. Peraltro, la ricollocazione di pazienti in più strutture richiederebbe molteplici procedimenti di accreditamento, con ulteriori perdite di tempo, anziché un solo iter verso il soggetto erogatore che dovesse accettare le condizioni poste dalla manifestazione d’interesse. Non dobbiamo dimenticare - conclude - che parliamo di persone che allo stato attuale non percepiscono lo stipendio da cinque mesi, i tempi della burocrazia stanno gettando nella disperazione decine di famiglie ed ora chiedo a chi è a capo di questa burocrazia di dare soluzioni ad horas”.
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