Minniti a Bari, contestazione dinanzi a Petruzzelli

(ANSA)
BARI - Sono state una cinquantina le persone che hanno manifestato "con un presidio antifascista" contro l'arrivo del Ministro dell'interno, Marco Minniti. Il sit-in si è svolto fi fronte al teatro Petruzzelli a Bari dove Minniti ha partecipato a un evento promosso dal quotidiano La Repubblica sull'emergere delle nuove destre. Prima dell'intervista è stato proiettato un documentario realizzato dalla Repubblica su Benedetto Petrone, giovane militante comunista ucciso dai fascisti il 28 novembre 1977 nel capoluogo pugliese.

Secondo Minniti, "l'antifascismo era, è e sarà un valore fondativo della democrazia italiana. Guai a noi se dovessimo perderlo". Minniti lo ha detto nel corso dell'intervista a Carlo Bonini di Relubblica, al teatro Petruzzelli di Bari. "L'antifascismo - ha continuato - è un valore fondamentale della democrazia italiana".

Un momento della protesta. ANSA
Poi il dibattito è passato sulla questione sicurezza, da sempre cara a Minniti. la Per il ministro dell'Interno, "stroncare i trafficanti è condizione essenziale per aprire le porte alla legalità nella immigrazione". Minniti ha precisato quindi che occorre "gestire corridoi umanitari per coloro che scappano dalle guerre" e dare forma a una "immigrazione legale per coloro che vengono da noi per lavorare". "Una democrazia - ha concluso - deve rifiutare chi insegue processi governati da criminali e trafficanti".

Secondo il ministro dell'Interno "è un cattivo maestro" chi "di fronte alla minaccia del terrorismo fa un ragionamento semplice: sicurezza in cambio di un pezzo della tua libertà". Il ministro ha aggiunto quindi che "non ci può essere in democrazia uno scambio tra sicurezza e libertà. La 'e' che congiunge queste due parole è il verbo essere. Non ci può essere vera sicurezza senza libertà di ogni cittadino. Non c'è libertà se non c'è sicurezza di andare e vivere".

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