Borraccino: "Nomina Ruggeri uno schiaffo alle donne pugliesi"


BARI - "La nomina di Ruggeri ad assessore è uno schiaffo alle donne pugliesi. Si ristabilisca l’equilibrio tra i sessi in Giunta - così il consigliere regionale di Sinistra Italiana, Mino Borraccino - La conferma giunta nella serata di ieri della nomina di Salvatore Ruggeri ad assessore al Welfare della Regione Puglia, al posto del compianto Totò Negro, conferma tutti i nostri dubbi e le nostre riserve su una operazione politica certamente discutibile dal momento che viene cooptato nella squadra di governo, dall’esterno, il tesoriere nazionale e segretario regionale dell’UDC, partito che sarà schierato nella coalizione di centrodestra alle imminenti elezioni politiche.
A tutto questo deve aggiungersi il fatto che per far posto al nuovo assessore è stata rimossa Anna Maria Curcuruto, ex assessora ai Lavori Pubblici, lasciando in Giunta una sola donna, Loredana Capone. Si tratta evidentemente di un tradimento grave delle aspettative e delle giuste rivendicazioni di tutto il mondo femminile pugliese che si vede sostanzialmente estromesso dal governo della regione, dal momento che la Giunta diviene sempre più ‘un locale per soli uomini’. Ci appare evidente, a questo proposito, l’inopportunità politica di limitare la presenza delle donne in Giunta, dal momento che in tal modo si sconfessano anni di battaglie civili e sociali condotte soprattutto dalla sinistra per garantire la giusta rappresentanza di ambo i sessi nelle istituzioni. Ma sotto altro profilo invitiamo il Presidente Michele Emiliano a riconsiderare la sua scelta anche perché la nuova composizione del governo regionale potrebbe essere illegittima. Come noto, infatti, l’ordinamento giuridico sia comunitario che nazionale impone la necessità di adoperarsi per assicurare la parità di genere nella composizione degli organismi esecutivi, e lo stesso Statuto della Puglia, all’articolo 6, prevede che ‘la Regione garantisce in ogni campo dell’attività politica (...) il principio della parità tra i sessi’ e ‘promuove parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive e pubbliche, allo scopo di favorire l’equilibrio della presenza fra generi’.
Come noto, essendoci il vincolo statutariamente previsto di un massimo di due assessori esterni e non essendo stata eletta alcuna donna nella maggioranza a sostegno di Michele Emiliano, è evidente che la parità di genere nella Giunta regionale non potrebbe mai essere raggiunta, ma per salvaguardare almeno un equilibrio tra la rappresentanza maschile e la rappresentanza femminile nell’esecutivo, riteniamo necessario che i due assessori esterni siano individuati tra figure femminili, altrimenti si andrebbe a ledere un principio divenuto ormai irrinunciabile. A meno che Michele Emiliano non voglia far credere che, all’esterno del Consiglio Regionale, nella società pugliese, non vi sia neanche una donna, al di là di Loredana Capone, in grado di svolgere l’incarico di assessora. Sarebbe davvero un’offesa clamorosa e irricevibile per tutto il mondo femminile pugliese.
Per questo, nel rispetto delle prerogative del Presidente Emiliano in ordine alla scelta che vorrà fare, chiediamo a gran voce che venga ristabilito l’equilibrio di genere in Giunta, con la revoca dell’incarico a Salvatore Ruggeri e con l’individuazione, al suo posto, di una donna. Ogni altra scelta sarebbe, ai nostri occhi, politicamente incomprensibile, oltre che probabilmente viziata da illegittimità."

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