Energie per l'Italia: Stefano Parisi in Puglia

BARI - Si arricchiste di un ulteriore impegno la visita in Puglia di Stefano Parisi, presidente nazionale di “Energie PER L’Italia”. Il programma prevede al mattino a Bari un breve incontro con i simpatizzanti ed amministratori che stanno aderendo al movimento.

Nel primo pomeriggio sarà a Grottaglie, dove visiterà l’incantevole quartiere delle ceramiche, ospite delle botteghe artigiane che lo popolano.

Alle 16,00 presso la sala convegni del Castello Episcopio, Stefano Parisi terrà una conferenza stampa, a cui parteciperanno il coordinatore regionale Valerio Ricci, la responsabile sanità del movimento Cinzia Cavallo ed il presidente del circolo cittadino Ciro Marseglia.

Alle 17,00 seguirà l’incontro con le associazioni dei ceramisti,  del mondo agricolo ed imprenditoriale.

Alle 17,45 fissato l’incontro con l’ADI Associazione di Volontariato per Disabili Insieme, in via Cinieri , 7 a Sava (TA), promosso dalla dott.ssa Cinzia Cavallo, responsabile nazionale sanità del Movimento.

La visita pugliese di Stefano Parisi, si inserisce in un contesto di ascolto e confronto con i vari territori da parte del presidente “Energie PER L’Italia”, che dopo aver presentato il programma del suo movimento politico a Napoli e Milano, ha dato il via a questa serie di incontri con i territori.

La particolare attenzione verso il sud è testimoniata dalla particolare attenzione del programma verso il meridione. Che uscendo dalla solite logiche assistenzialiste, dedica particolare attenzione al Sud, dimenticato dagli ultimi governi e fuori dalle agende politiche dei principali partiti. Tra tutte, quella di rendere l’intero Mezzogiorno “zona economica speciale”, con zero tasse e burocrazia semplificata. Su questo, e non sulla richiesta di ulteriore flessibilità, varrebbe davvero la pena di battere i pugni sui tavoli di Bruxelles!

Un esperimento virtuoso da attuare di concerto con la Commissione Europea. Invece di sperperare denaro pubblico che non produce quel ritorno in termini di posti di lavoro e produttività, attuare subito una combinazione di incentivi (fiscali, normativi e soprattutto burocratici) per creare un contesto favorevole agli investimenti, anche stranieri.

Creando le condizioni strutturali perché il sud colmi il divario con la restante parte del Paese.

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