Natuzzi, c'è l'accordo: "Segnale concreto per rilancio mobile imbottito in Puglia"

BARI - Adesso è ufficiale, perché l’accordo è transitato dalla Regione Puglia: Natuzzi rinuncia al licenziamento dei 168 lavoratori, così come preannunciato ad inizio dicembre dopo l’incontro al Mise, rilanciando nel contempo l’insediamento di Ginosa, che dunque riaprirà i battenti a gennaio per produrre divani. E’ questo il senso dell’accordo che l’azienda ha sottoscritto ieri pomeriggio con i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil al termine del tavolo “guidato” dal responsabile della Task force regionale per il lavoro, Leo Caroli.

Un accordo che è stato giudicato “molto positivo” dalle sigle sindacali, che hanno in particolare apprezzato il fatto che i 168 lavoratori saranno reintegrati, sia pure con il contratto di solidarietà, e che anche i 34 lavoratori della New Confort fanno parte dell’accordo. Per tutti è previsto un periodo di formazione e successivamente il ritorno in azienda.

“E' un bel segnale e non soltanto perché arriva qualche ora prima del Natale – dichiara il segretario regionale della Feneal Uil Puglia, Salvatore Bevilacqua – . E' un bel segnale perché l'azienda rinuncia al contenzioso giudiziario nelle aule del tribunale e contemporaneamente al braccio di ferro con i sindacati. La riapertura dello stabilimento di Ginosa è a suo modo un fatto epocale perché riapre una questione che sembrava chiusa. Così, invece, si torna a puntare sul comparto del mobile imbottito italiano ed in particolare pugliese. Adesso bisogna lavorare per far sì che aumentino le commesse e che di conseguenza i lavoratori possano uscire dal contratto di solidarietà per tornare alle loro otto ore ordinarie”.

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