Grillo: "Ci siamo rimasti male: non si tratta di rimborsi ma di donazioni"

ROMA - "Sono in treno, sto entrando nella stazione di Firenze. Vorrei dirvi qualcosa su quello che sta succedendo, che leggo sui giornali, di queste donazioni. In fondo abbiamo donato 23 invece di 24. Ma dovete capire che queste dieci, dodici persone, chi sono non lo so, hanno una malattia che si chiama Sindrome Compulsiva di Donazione Retroattiva ed io la conosco bene questa sindrome perché colpisce anche molti genovesi. Quando devi dare la donazione a Genova, devi donare 10, magari 2 te li tieni per rimborso spese" ha dichiarato Beppe Grillo in un video pubblicato sul suo blog in merito allo scandalo rimborsopoli del M5S.

"Loro hanno esagerato un po’ nel rimborso spese. Ci siamo rimasti male, voglio dire, anche io ci sono rimasto male, tanti attivisti ci sono rimasti male, vorrebbero andare sotto casa di questi e far casino, lasciate stare. Io invece ho un omaggio da dare ed è un libro, intitolato 'Come smettere di fare schifo quotidianamente', sono 10 consigli che comunque loro non seguiranno. L’importante è che parlino di queste cose perché capiranno che non sono rimborsi ma donazioni. E quindi noi siamo diversi anche quando doniamo, diversi da tutti, oltre!".

Intanto spuntano altri due massoni tra i candidati M5s: sono Piero Landi a Lucca e Bruno Azzerboni in Calabria. Insieme a Catello Vitiello il Movimento li mette alla porta e annuncia una richiesta di danni. Intanto, sarà chiesto loro di rinunciare al seggio e saranno inibiti dall'uso del simbolo.

DI MAIO AI PARTITI: 'DIMEZZIAMO I NOSTRI STIPENDI' - "Oggi propongo il primo di una serie di temi per una convergenza di governo. Tutti i partiti firmino adesso questo atto in cui si impegnano a votare la proposta di legge che dimezza lo stipendio dei parlamentari e introduce la rendicontazione puntuale dei rimborsi." Lo afferma, sul blog delle Stelle, il capo politico del M5S Luigi Di Maio che attacca: "Abbiamo dimostrato che un parlamentare può vivere più che dignitosamente dimezzandosi lo stipendio. I partiti si pappano il doppio dello stipendio e si intascano tutti i rimborsi senza rendicontare niente a nessuno".

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