Bari, 32ma edizione della Vivicittà: vince Auciello in 37'10''

(credits:Giua)
di EDO GIUA - Circa 3000 runners hanno percorso stamane il tracciato cittadino della 32^ edizione della Vivicittà di Bari. Chiamata impropriamente "la maratona di Bari", in realtà si snoda per 12 km (4 km la non competitiva) partendo da Largo 2 giugno, toccando i 3 ponti della città, quello di corso Cavour, quello di via Di Vagno e per ultimo quello di via Omodeo che generalmente fa la differenza e decide chi "ne ha ancora".

Elio di Summa e Rino Piepoli (UISP e Bari Road Runners) hanno assicurato ai tanti runners accorsi da tutta la regione e non solo, anche quest'anno una bellissima giornata all'insegna dello sport. Meteorologicamente parlando, invece, non c'era il sole, nascosto dalle nuvole ma non ha piovuto. Tempo ideale per una gara podistica.
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Primo assoluto Giovanni Auciello, classe 1980, dell'Atletica Casone Noceto che ha concluso la gara in 37 minuti e 10 secondi a 3,06 min/km. Secondo, Domenico Ricatti, classe 1979, dell'Aeronautica Militare che ha chiuso in 38,05 min a 3,10 di media. Terzo un altro "ragazzino" terribile classe '79, Antonio Redi della SSD ARL Dynamic Fitness in 38,42 a 3,14. Quarto Gennaro Bonvino, quinto Angelo Didonna (1998) e sesto l'intramontabile Vito Sardella (1974) l'anno scorso quinto.

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Tra le donne vince l'outsider Francesca Ravelli della Podistica Pontelungo Bologna che ha chiuso in 46 e 31 a 3,53 min/km precedendo di circa 40 secondi Francesca Labianca, nutrizionista e campionessa dell'Alteratletica Locorotondo che ha finito in 47,12 ad una media di 3,56. Terza, staccata di 3 minuti Maria Francesca Zaccheo della Gs Atletica Corato, 50,04 e 4,10 di media. Quarta Annamaria Magarelli di Quelli della pineta Bari di mister Sifanno, quinta Antonella Capitaneo, sesta Dominga Mongelli, Atletica Adelfia.

A premiarli gli atleti hanno trovato il Sindaco Antonio Decaro che per la prima volta ha concluso tutti e 12 i chilometri del percorso, l'assessore Pietro Petruzzelli (infortunato al quarto km) e la famiglia del Comandante Marzulli (gara dedicata a lui) deceduto da poco.

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Uniche note dolenti della giornata, il malore che ha colpito un atleta nei primi metri della gara e qualche critica piovuta sulla medaglia distribuita a tutti al termine della gara.

Resta sempre la più affascinante gara podistica della città, senza nulla togliere agli altri tracciati un po’ più monotoni.

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