29 luglio o 5 agosto, voto balneare all'orizzonte

di NICOLA ZUCCARO - Italia al voto, il 29 luglio o il 5 agosto 2018. L'ipotesi, considerata la consuetudine italica che vede gli italiani recarsi alle urne in primavera o durante ma non oltre il mese di giugno, potrebbe non essere più relegata all'immaginario del Belpaese, alla luce dell'aggravarsi nelle ultime ore di una crisi istituzionale senza precedenti nella politica italiana. Fermo restando che per un voto durante il Sol leone si dovranno osservare tempi ristretti (non è da escludere uno scioglimento delle Camere, già nella prossima settimana) e procedure che siano in linea con i dettami costituzionali, dal pomeriggio di martedì 29 maggio è aumentata nella gran parte delle forze politiche (Pd, Lega e 5stelle) la consapevolezza se non una vera e propria disponibilità ad affrontare una nuova campagna elettorale, con successivo ritorno in cabina degli elettori italiani.

Costoro, con molta probabilità, perchè stanchi sia di un anno lavorativo e di una classe politica rissosa quanto improduttiva, si sacrificheranno per il bene dell'Italia? Il precedente referendario del 9 giugno 1991, quando Bettino Craxi consigliò gli italiani di ad andare al mare, disertando di fatto le urne per il Referendum sulla preferenza unica, potrebbe rappresentare un incubo per i candidati e i rispettivi soggetti politici che mireranno al loro ingresso nel parlamento nazionale. E, in ossequio a quel "prima il dovere" - in questo caso civico - e "poi il piacere ", gli aspiranti parlamentari nel ricordo della numerosa presenza degli italiani alle urne referendarie di quella domenica di 27 anni fa, e che rigettò l'invito craxiano, potrebbero confermare la propria fedeltà al voto. Ragion per cui, il precedente sopra menzionato, fa ben sperare.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto