di PIERO CHIMENTI - E' finito l'incubo per 10
ragazze bulgare costrette a prostituirsi sulla Ss16, costantemente sotto la minaccia di
essere picchiate nel caso in cui non avessero portato a fine lavoro 100 euro a
testa. Le giovani schiave del sesso vivevano in stanza anguste, senza finestra, per evitare ogni tentativo di fuga, in un casolare a Marina di Lesina.
A denunciare i maltrattamenti una ragazza anche lei schiava, che grazie alla collaborazione di un cliente si è recata dai carabinieri per denunciare i maltrattamenti, che hanno provveduto ad arrestare l'organizzazione criminosa, composta da un italiano, proprietario del casolare e donne dell'est, che dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.
A denunciare i maltrattamenti una ragazza anche lei schiava, che grazie alla collaborazione di un cliente si è recata dai carabinieri per denunciare i maltrattamenti, che hanno provveduto ad arrestare l'organizzazione criminosa, composta da un italiano, proprietario del casolare e donne dell'est, che dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.