ROMA - "Direi che siamo veramente a buon punto, abbiamo cominciato a parlare di temi ma c'è una convergenza sul fatto che è momento giusto ci sono create le condizioni" per un governo M5s-Lega. A dirlo è Vincenzo Spadafora, responsabile delle relazioni istituzionali di Luigi di Maio, leader M5s, ospite a Porta a porta. Il governo M5s-Lega sarà "un governo snello, oltre ai 13 ministri previsti, ce ne saranno pochi altri senza portafoglio". E comunque saranno "meno di 20", spiega Spadafora.
Sulla premiership di un governo M5s-Lega, è molto probabile "un nome terzo" che " rappresenti quello che si scrive nel contratto di governo".. "Entro la fine della prossima settimana si potrà giurare". Sui tempi di un governo M5s-Lega Spadafora ha aggiunto: "Il percorso è molto positivo e credo ci sarà ancora un percorso breve che ci consenta di definire tutto entro la fine della settimana prossima".
Intanto si respira un certo ottimismo sul governo da parte di Matteo Salvini e Luigi Di Maio che parlano di 'sostanziali passi avanti', dopo il nullaosta di Silvio Berlusconi al governo giallo-verde. I due chiedono comunque un po' più tempo al Quirinale per trovare la quadra. In mattinata incontro tra Di Maio e Salvini alla Camera che si conclude con una nota congiunta.
Il M5s e la Lega hanno comunicato al Quirinale che domenica riferiranno l'esito del confronto sul possibile governo, ha riferito oggi una fonte vicina al presidente della Repubblica. "Domenica attendiamo risposte", ha detto la fonte.
"Sono momenti importanti non per il Movimento ma per la Repubblica italiana ", dichiara il leader M5S in un video su Facebook dove ammette: "Il tempo non è tantissimo" ma "dobbiamo fare un lavoro fatto bene" con l'unico obiettivo di "ottenere risultati significativi per i cittadini". "Non posso nascondere la gioia per il fatto che possiamo finalmente iniziare ad occuparci dei problemi dell'Italia" aggiunge.
"CONFLITTO D'INTERESSE? DISCUTEREMO" - "Con Salvini siamo d'accordo di riunire i gruppi di lavoro ad oltranza del M5S e Lega per scrivere il contratto di governo". Così il leader M5s, Luigi Di Maio, lasciando Montecitorio ai cronisti che gli chiedono se il conflitto di interessi resti un argomento da inserire nel contratto. "Discuteremo di tutto quello che c'è nei programmi ma ci vuole pazienza perché si sta mettendo insieme un contratto che è l'unione di due programmi non sempre compatibili".