Turismo straniero in Puglia: nel primo trimestre 2018 crescono pernottamenti (+5,8%) e durata media (+12%)

BARI - I turisti stranieri che arrivano in Puglia ci restano sempre di più; secondo i dati sul ‘Turismo internazionale’ della Banca d’Italia, nel primo trimestre dell’anno i turisti stranieri hanno trascorso 1.244.000 notti nella nostra regione contro 1.176.000 del primo trimestre 2016 facendo registrare una crescita del 5,8%. Allo stesso tempo si è allungata la durata media del soggiorno che ha sfiorato la settimana: per la precisione 6,92 giorni, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2017 (contro il -4% del Sud), terza migliore performance a livello nazionale dopo Molise e Calabria.

Sono questi alcuni dei dati emersi durante l’incontro ‘Finanza di progetto, agevolazioni e turismo’ promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari in partnership con la società di revisione Deloitte, la collaborazione di Pugliapromozione e i patrocini di Regione Puglia, Università mediterranea LUM e Autorità del Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale.

“Esiste un enorme interesse nei confronti della Puglia – ha evidenziato il presidente dell’ODCEC Bari Elbano de Nuccio - da parte di investitori internazionali, grandi brand gestori, finanziatori e imprenditori ma, purtroppo, questa domanda non trova una risposta adeguata, avendo bisogno di un prodotto integrato a livello dimensionale e di servizi. Alla politica proponiamo un rinnovato percorso collaborativo che, nel rispetto del Genius loci pugliese e delle tutele ambientali previste, punti alla creazione di poli integrati di sviluppo turistico, percorso in cui i commercialisti divengano interlocutori qualificati nella consulenza preventiva e progettuale per rendere un piano concretamente fattibile, sostenibile a livello economico e bancabile”.

Durante l’incontro, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, top manager di alcuni istituti di credito e imprenditori del settore, sono state approfondite le opportunità derivanti da investimenti nella ricettività turistica e quelle criticità che penalizzano la competitività del settore: in primis la mancanza di realtà turistiche di dimensioni adeguate, gestite da brand nazionali o internazionali, in grado di accogliere importanti flussi turistici, anche in bassa stagione.  E poi, la complessità della burocrazia, troppo pesante sia prima che durante e dopo l’avvio dei progetti; il mercato, è emerso da più interventi, pretende dalla politica e dagli attori del settore logiche di efficienza amministrativa, certezza del diritto e dei tempi.

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