Puglia: parola d’ordine 'innovazione' grazie a bandi e incentivi



La Puglia riprende il cammino dello sviluppo. Strumenti per stimolare l’imprenditorialità, bandi per favorire l’innovazione e più attenzione alla ricerca ed allo sviluppo sono i mezzi adottati dalla Regione Puglia per sostenere il sistema di imprese locali.

L’obiettivo conclamato dei bandi, incentivi e progetti promossi dalla Regione Puglia è quello di favorire in modo organico lo sviluppo delle piccole e medie imprese, valorizzando i settori ad alto contenuto di conoscenza, favoriti dalla disponibilità di un’ampia forza lavoro locale che si forma nei centri di ricerca e nelle Università, tra cui l’Università degli Studi Niccolò Cusano, che, con il nuovo corso di studi in Ingegneria Elettronica Bari erogato in modalità e-learning, mira a fornire le basi necessarie per svolgere attività professionali ed imprenditoriali in diversi settori.

In Puglia, insomma, ci sono nuove interessanti opportunità per chi desideri avviare un’impresa. Grazie all’ottimo lavoro svolto dalla nuova e precedente amministrazione, la Regione Puglia si è dotata di utili strumenti per promuovere la crescita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali.
Ammontano a ben 54 milioni di Euro le risorse stanziate dalla Regione per un bando volto all’avviamento di nuove iniziative imprenditoriali. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Fondo N.I.D.I. Nuove Iniziative d’Impresa 

Tra le agevolazioni più sostanziose c’è Nuove Iniziative d’Impresa (N.I.D.I.), fondo gestito dalla Regione Puglia con il sostegno dell’Unione Europea per favorire l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego. Il Fondo N.I.D.I. mette a disposizione la bellezza di 54 milioni di Euro per l’avvio di nuove imprese e per sostenere microimprese di nuova costituzione. Si tratta di un contributo misto, composto da:

· contributo a fondo perduto;
· prestito rimborsabile.

L’obiettivo è quello di agevolare l’autoimpiego di soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro per l’avvio di attività nei seguenti settori:

· ristorazione;
· istruzione;
· costruzioni;
· edilizia;
· manifatturiero;
· agenzie di viaggio;
· bed & breakfast;
· attività sportive;
· attività artistiche;
· attività di intrattenimento e divertimento;
· attività professionali, scientifiche e tecniche;
· riparazione di autoveicoli e motocicli;
· servizi di informazione e comunicazione;
· supporto alle imprese;
· sanità e assistenza sociale non residenziale;
· commercio elettronico.

La partecipazione è ammessa a chi desideri avviare nuove iniziative imprenditoriali nella forma di micro-impresa o piccola impresa.

Per poter accedere ai finanziamenti, le imprese devono essere partecipate perlomeno per la metà da:

· giovani di età compresa tra 18 e 35 anni;
· donne di età superiore a 18 anni;
· disoccupati;
· lavoratori precari;
· titolari di partita IVA con fatturato inferiore a 30.000 Euro;
· amministratori e soci di cooperative assegnatarie di immobili confiscati.

Non possono accedere ai finanziamenti i pensionati ed i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato.

Delle risorse complessivamente stanziate dal Fondo Nuove Iniziative d’Impresa (N.I.D.I.), 27 milioni sono destinati all’erogazione di contributi nella forma di sovvenzione diretta, e 27 milioni all’istituzione di uno strumento di ingegneria finanziaria, nella forma del Fondo per mutui.

L’aliquota del contributo varia al crescere del valore dell’investimento:

· per investimenti compresi tra 10.000 e 50.000 Euro l’agevolazione è pari al 100%, di cui metà come prestito rimborsabile e metà a fondo perduto;
· per investimenti compresi tra 50.000 e 100.000 Euro l’agevolazione è pari al 90%;
· per investimenti superiori a 100.000 Euro ed inferiori a 150.000 Euro, l’agevolazione scende a 80%.

È previsto anche un contributo di 10.000 Euro sulle spese di gestione.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto