Lupiae servizi: lunedì nuovo sciopero dei dipendenti

LECCE - Filcams, Fisascat e Uiltucs di Lecce intendono stigmatizzare con forza le strumentalizzazioni politiche che alimentano il clima di caccia alle streghe che si è creato intorno alla complicata vertenza Lupiae Servizi.

La condizione di grave difficoltà finanziaria nella quale si trova la società, è nota a tutti ed è antica, si legge in una nota delle sigle sindacali.

Il mancato pagamento dei contributi all’Inps, Inail e Agenzia delle Entrate per la parte relativa ai tributi ed ai debiti con la banca per quella relativa alle anticipazioni, si perdono nella notte dei tempi e sono riconducibili a responsabilità che riguardano i sindaci e gli amministratori della società che si sono susseguiti negli anni.

Oggi occorre gestire una crisi complessa per difendere il futuro di 270 famiglie attraverso interventi che favoriscano il risanamento della società e contemporaneamente la prosecuzione della sua attività.

Contestiamo fortemente comportamenti che tendono a speculare sulla disperazione dei lavoratori che a tutt’oggi ancora non hanno percepito lo stipendio del mese di ottobre, e gli atteggiamenti irriconoscenti da parte di qualche cittadino che, forse, ancora non conosce quanti servizi alla città vengono garantiti con cura da parte dei dipendenti della Lupiae Servizi.

Chiediamo alla politica tutta, pur sapendo che la Lupiae è sempre stata un argomento fertile nel dibattito politico cittadino, di assumere la responsabilità collettiva nella gestione del processo di ristrutturazione del debito della Società ma anche rispetto alla sua riorganizzazione interna e nel rapporto con la committenza e la politica.

Le Segreterie di Filcams, Fisascat e Uiltucs di Lecce intendono partecipare ad ogni tavolo di discussione che riguardi il futuro della Società e dei lavoratori, e che favorisca accanto al risanamento della Società anche un clima di fiducia e di corrette relazioni sindacali nell’interesse sia della Società e dei lavoratori, sia dei servizi prestati alla città.

È proprio questo lo spirito che anima lo sciopero previsto per lunedi 26 p.v. e che mira ad accendere fari permanenti sino alla definizione delle problematiche sollevate, conclude la nota Filcams, Fisascat e Uiltucs.

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