Vigilanza ambientale: Emiliano sigla protocollo

BARI - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha firmato oggi con i Procuratori generali della Repubblica presso le Corti D'Appello di Bari e Lecce, Anna Maria Tosto e Antonio Maruccia, un protocollo d'intesa per un progetto relativo alla attuazione di un Piano di vigilanza e controllo del territorio regionale attraverso la condivisione di mezzi e risorse e del personale della sezione Vigilanza Ambientale in forza alla Regione Puglia.

Il personale, dotato di qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, opererà in supporto alle Procure soprattutto nelle materie di controllo del territorio sotto i profili di carattere ambientale.

Sono intervenuti oggi anche l'assessore all'Ambiente Gianni Stea, Barbara Valenzano, direttore di dipartimento, la dirigente della Sezione Vigilanza Ambientale Caterina Di Bitonto.

“Con questo protocollo – ha spiegato il presidente Emiliano -  personale regionale viene destinato in via esclusiva alle indagini e al supporto investigativo delle Procure generali e delle Procure della Repubblica pugliesi per i reati ambientali.

In Puglia abbiamo il record dei reati ambientali scoperti grazie all’impegno non solo delle forze dell’ordine ma anche della Regione Puglia che da sempre sostiene la Guardia di Finanza e i Carabinieri nell’adempimento di questo specifico compito assai complesso e determinante per i nostri obiettivi politici.

Oggi si completa il quadro: la Regione Puglia è l’unica regione italiana ad avere un vero e proprio corpo di polizia regionale che viene destinato in questo modo integralmente alla repressione dei reati e delle violazioni amministrative in materia ambientale.

Alcuni di questi uomini saranno proprio distaccati presso le Procure, altri invece lavoreranno nei nuclei a supporto dell’attività della Magistratura. In questo modo cercheremo di reprimere l’abusivismo edilizio ma soprattutto tutti i reati ambientali che limitano e consumano il nostro habitat”.

“Il record di accertamento di reati ambientali – ha continuato Emiliano -  che spesso viene addirittura scambiato per un elemento preoccupante, è invece il frutto di accordi firmati prima con le forze dell'ordine e adesso anche con le strutture delle Procure che consentono,  peraltro in adempimento di leggi regionali, di avere una particolare attenzione nei confronti di questo tipo di reati.

Questi accordi corrispondono ad una visione politica della Regione Puglia che mette al centro di tutto la crescita, lo sviluppo della capacità commerciale, lo sviluppo della filiera agroalimentare, l’accoglienza, il turismo, lo sviluppo della natalità: io vengo oggi da una conferenza dove si discuteva delle ragioni per le quali in Italia e in particolare anche in Puglia non si fanno più bambini.

Credo che anche la questione ambientale abbia a che fare con questo, perché ieri ero a Taranto con il portavoce dell' Unicef e c'erano dei bambini che avevano paura di respirare e hanno scritto nelle loro letterine che il loro nemico era nell’aria. Questa constatazione mi ha messo una croce sulle spalle perché siamo consapevoli che se un bambino considera la finestra, che è sempre stato un concetto di libertà, come invece il diaframma con una minaccia che è l'aria è un fatto molto grave.

E’ stata una lunga traversata nel deserto anche quella per arrivare a definire una strategia giudiziaria nei confronti dei reati ambientali, i cosiddetti ecoreati, ma che adesso ha bisogno di supporto perché sono reati sfuggenti e difficili”.

La procuratrice generale di Bari, Anna Maria Tosto, nel ringraziare la Regione per la sua sensibilità, ha ricordato che “la Puglia è una terra di frontiera e tra le conseguenze di questa posizione particolare c'è anche quella che è un luogo di transito di rifiuti speciali e quant'altro.

Le Procure di tutto il mio distretto ma credo che valga anche per quelle di Lecce, sono impegnate da tempo su questo terreno

Questo è  un settore nel quale siamo passati dalla  organizzazione criminale soltanto interna alla Regione o che aveva al più rapporti con la Campania e con le altre regioni meridionali invece a delitti che si consumano a livello transnazionale.

E transnazionale è ormai l'impegno delle Procure del distretto di Bari, in particolare dalla Procura di Bari che ha avviato tutta una serie di collaborazioni con organismi europei e internazionali volti proprio al controllo, al monitoraggio e alla repressione di fenomeni che vedono la nostra terra coinvolta in traffici internazionali che arrivano fino alla Cina.

E’ un impegno che richiede una enorme quantità di risorse e questo protocollo che oggi firmiamo è un contributo importante”.

Il procuratore generale di Lecce, Antonio Maruccia, ha anche lui ringraziato la Regione Puglia per la sensibilità che ha dimostrato in questa occasione.

“I protocolli con la Regione Puglia – ha detto - hanno la caratteristica della concretezza.  In genere si firma un protocollo e poi non si conoscono i risultati della collaborazione amministrativa.

Noi invece qui abbiamo una tradizione, perché nella materia ambientale abbiamo già il protocollo sulle demolizioni che vede una legge regionale a supporto dei Comuni che devono sostenere l'onere per le demolizioni e vede una collaborazione anche sul piano delle risorse messe a disposizione delle procure per dare attuazione alle sentenze”.

La normativa in materia di demolizioni ci vede proiettati a livello nazionale come uffici di riferimento perché le modalità di intervento in questo settore hanno segnato risultati concreti.

Proprio la politica attiva che le Procure della Repubblica hanno saputo porre in essere in sede di esecuzione delle demolizioni ha portato ad un calo radicale degli edifici abusivi nella nostra nella nostra Regione.

Cioè i cittadini hanno capito che non conviene costruire abusivamente, perché poi l'abitazione viene demolita e noi abbiamo anche avuto un tasso elevatissimo di costruzioni abusive demolite spontaneamente dai condannati perché la prospettiva era quella che si demoliva comunque. E la demolizione le procure la hanno potuto seguire fino alla concreta esecuzione affidandosi alla legge e alle risorse che la Regione Puglia ha messo a disposizione”.

Per la direttrice del Dipartimento regionale, Barbara Valenzano, “con il protocollo abbiamo unità di personale in tutte le province e quindi per ciascuna procura. Per tutte le sedi provinciali saranno individuate fra le due e le cinque unità che svolgeranno giornalmente le proprie attività presso gli uffici delle procure. Per quest' anno e per il prossimo stiamo mettendo a punto la micro organizzazione per definire i protocolli di intervento. Questo dispositivo si aggiunge ai protocolli che abbiamo firmato con la Guardia di Finanza e con i Carabinieri per il finanziamento delle specifiche indagini in materia ambientale e quindi il complesso della squadra che è messa in campo per la repressione di questi reati è unica in Italia”.

Infine, secondo l’assessore all’Ambiente Gianni Stea “questo è stato uno dei primi atti che ho sottoscritto e ho portato in Giunta. In Puglia il Governo regionale e tutto il Consiglio regionale sono sensibili a questo tipo di problematiche e si vuole continuare a lavorare perchè i cittadini pugliesi e il loro ambiente possano essere tutelati”.

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