Bari '19, Pani: "Cultura ritorni ad essere il tratto distintivo della città"

BARI - La cultura al centro dell’attenzione nazionale quanto comunale. Si è tenuto stamattina presso l’Hotel Excelsior a Bari un convegno promosso dal portavoce del Movimento 5 Stelle, Paolo Lattanzio, sulle Misure dedicate alla cultura nella legge di Bilancio. È intervenuta anche Elisabetta Pani, candidata sindaca M5S che ha lanciato le sue proposte: “La ricerca della cultura come progetto civile e politico insieme è parte integrante della storia del Movimento e della sua proposta politica. Rimettere al centro del dibattito culturale l’arte gli artisti e il pubblico dovrà essere obiettivo comune di un’amministrazione e di un governo a 5 Stelle. Bari ha bisogno di riscoprire la sua storia e la sua identità rivalutando artisti del passato come Niccolò Piccinni e Nino Rota e dando agli operatori locali, più immersi nella contemporaneità, il giusto peso nelle scelte e negli indirizzi. I grandi poli della cultura non dovranno più essere ad uso e consumo del potere politico ma dovranno essere gestiti nella massima trasparenza e possibilità di concorrenza. Bari sarà sede del più grande polo culturale del mezzogiorno: Teatro Petruzzelli, Teatro Piccinni, Polo del Contemporaneo, Museo di santa Scolastica, Casa Piccinni consentiranno alla nostra città di inserirsi in un contesto culturale di livello internazionale se si riuscirà ad attivare procedure lontane dai personalismi e dal provincialismo – e conclude-: La creazione di spazi di cultura e di comunità su tutto il territorio cittadino comprese le estreme periferie sarà un obiettivo primario di un’amministrazione a 5 Stelle con uno spiccato interesse alla creazione di biblioteche di quartiere e alla valorizzazione di quei siti archeologici ignorati dall’attuale amministrazione.” 

E continuando, punta sul Festival Piccinni o la Settimana Nino Rota, con percorsi e proposte realizzate intorno alla figura dei celebri compositori. Nel suo intervento ha anche rimarcato quanto poco si sia fatto in ambito culturale a Bari. “In questi anni, tranne sporadiche iniziative, la città ha vissuto un periodo di “sbandamento culturale”; priva di un indirizzo definito e di un impegno coraggioso e chiaro nella direzione della valorizzazione di una precisa identità – ha dichiarato- Bari ha vissuto a singhiozzo i benefici di iniziative private condotte con grandi sforzi oltre che degli eventi di enti come la Fondazione Petruzzelli o del TRIC, con poca o nessuna attenzione alla creazione di un modello culturale che abbracciasse le periferie, senza alcun riferimento ai propri artisti del passato e alla propria identità”. 

E rivendicando il ruolo della cultura in città ha affermato: “La Bari città del commercio e delle imprese deve finalmente riconoscere e valorizzare le sue profonde radici culturali ramificate nel tessuto sociale e nei territori spesso senza aver avuto modo di fiorire nei modi, nei tempi e nei luoghi adeguati. Per chi dice che Bari è una città solo a tradizione commerciale rispondo: dei commercianti hanno voluto costruire il Teatro Petruzzelli”.

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