'La solitudine nell'era dei social network': intervista alla scrittrice Sabrina Lanzillotti

di PIERO CHIMENTI - 'La solitudine nell'era dei social network' è il libro di esodio di Sabrina Lanzillotti, che con lo stesso zelo del 'mito' di Oriana Fallaci ha voluto affrontare lo 'spinoso' fenomeno dei social network. La giovane giornalista tarantina, originaria di Manduria, nella nostra intervista ci spiega come i social polarizzino milioni di persone, divenendo fenomeno globale che ha appassionato un po' tutti, senza distinzione di sesso o classe sociale, ma come effetto collaterale portino al disgregamento della società, con pericoli in cui soprattutto i giovanissimi possono incappare.

In cosa pensi di assomigliare alla Fallaci nel tuo modo di approcciarti alla scrittura?
Penso che mi piacerebbe tantissimo somigliare ad Oriana Fallaci, ma non credo di meritare un simile paragone. Sono cresciuta nel mito della Fallaci, una donna forte, determinata e combattiva, una donna con una voce, ed è questo ciò che più amo di lei.
Ho deciso di intraprendere la carriera giornalistica seguendo le sue orme e spero, un giorno, di poter dare un contributo concreto alla società proprio come ha fatto lei.

Cosa hanno i social da attrarre tutti indistintamente da classe sociale o sesso, tanto da desiderare un like?
Per parafrasare uno dei più grandi filosofi dell’Ottocento, i social network sono il nuovo “Oppio dei popoli”. La loro forza sta nel far leva sulla più grande paura dell’essere umano, quella del rifiuto. Essere rifiutati sui social è meno umiliante, soprattutto perché non ci si mette in gioco personalmente, ma attraverso uno schermo che, in questo caso, funge da potente armatura.
Il risvolto negativo è che così facendo si perde il contatto con la realtà, con conseguenze disastrose.

Com'è nata l'idea di questo libro? Quali 'effetti' speri che possa avere il libro sul lettore?
L’idea del libro è nata dall’osservazione. Guardandomi attorno ho notato quanto radicalmente siano cambiate le relazioni, quanto si siano “disumanizzate e digitalizzate”, e ciò mi ha spaventato. Ho deciso quindi di puntare i riflettori su un fenomeno che coinvolge tutti, indistintamente, sperando che le mie parole possano, in qualche modo, far riflettere ma, soprattutto, sperando che i lettori inizino a porsi delle domande perché, solo così facendo, avranno voglia di cercare delle risposte.

Quali consigli daresti agli adolescenti che si approcciano per la prima volta ai social?
Ad oggi negare l’uso dei social network è quasi impossibile, ed anche poco utile secondo me.
Ciò che consiglio agli adolescenti, quindi, è di ricordarsi sempre che i social sono un mezzo, uno strumento da utilizzare a nostro beneficio e non un qualcosa da cui essere sopraffatti.
Utilizzate quindi i social per svago, ma non rinunciate ad una partita a pallone, ad un caffè con gli amici o alla conversazione con una ragazza seduti su una panchina.

Il libro è acquistabile online, cliccando su questo link https://www.lafeltrinelli.it/libri/sabrina-lanzillotti/solitudine-nell-era-social-network/978887112434

ph credits: Stefania Cardone

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto