Taranto, sgominato clan: 25 arresti

TARANTO - E' stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Taranto in provincia e in diverse città d'Italia una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone. Si tratta di presunti appartenenti a vario titolo ad una associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti che sarebbe una frangia della Scu attiva nell'area orientale della provincia ionica, dedita al traffico di droga, alla spendita di banconote false e alla commissione di estorsioni ai danni di attività commerciali con metodi mafiosi, fra cui atti incendiari e ripetute minacce perpetrate con l'utilizzo di armi. Ad avviare le indagini, dirette dalla DDA di Lecce, i carabinieri di Lizzano nel gennaio 2016, hanno permesso di delineare l'intero organigramma dell'organizzazione criminale

“Desidero esprimere il mio compiacimento e il mio plauso per l’ottimo lavoro svolto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto nell’operazione “Mercurio”". Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato l’operazione condotta questa mattina dai carabinieri.

“La vasta operazione di polizia giudiziaria - ha spiegato il presidente Emiliano -portata a termine dai carabinieri, diretti dalla DDA di Lecce, ha interessato un pericoloso sodalizio criminale di stampo mafioso operante nel territorio pugliese ed in particolare nel versante orientale della provincia di Taranto. L’importanza dell’operazione è strettamente correlata ai settori di interesse criminale dell’organizzazione sgominata: traffico di droga, estorsioni, rapine e spaccio di denaro falso sono aree di illiceità che hanno visto recenti recrudescenze dei fenomeni ad esse legate e che necessitano di ferme e decise risposte giudiziarie come appunto quella data oggi con l’operazione “Mercurio””.

“Si tratta - ha concluso Emiliano - di un altro importante passo in avanti nella faticosa azione di contrasto alla criminalità, verso la strada della legalità, della sicurezza e della civiltà”.

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