Champions, Pallotta non ci sta: "ci hanno derubato"

di STELLA DIBENEDETTO - La Roma è stata eliminata dalla Champions League. Dopo il 2-1 dell'Olimpico, i giallorossi cadono in trasferta battuti 3-1 dal Porto al termine dei tempi supplementari a conclusione di un match ricco di emozioni, in cui non sono mancate le polemiche. Var amaro per la squadra di Eusebio Di Francesco che, per ben due volte, subisce la decisione arbistrale: la prima in occasione dell'1-0 del Porto, convalidato dall'arbitro turco Cakir nonostante una posizione di fuorigioco e la seconda durante il secondo tempo supplementare quando il direttore di gara ha giudicato punibile con un cacio di rigore la leggera trattenuta in area di Florenzi su Fernando. Allo scadere dei 120 minuti, però, la Roma non riceve lo stesso trattamento: nonostante un tocco di Marega ai danni di Schick, caduto in area sugli sviluppi di un corner, Cakir non concede il penalty ai giallorossi decidendo di fatto l'esito della gara.

In un clima caldo nonostante la pioggia, la Roma è protagonista di una buona prova. A sbloccare il match è il Porto che passa in vantaggio sfruttando un errore di Manolas che perde malamente palla permettendo il contropiede degli avversari con Corona che ha lanciato in area sulla sinistra Marega bravo servire a Tiquinho un pallone da battere a rete. Un gol sul quale c'è il fantasma del fuorigioco, ma Cakir giudica tutto regolare. La Roma rivede le proprie posizioni in campo e trova la reazione. I giallorossi rientrano in partita grazie ad un guizzo di Perotti che conquista un calcio di rigore. Sul dischetto va De Rossi che realizza la rete dell'1-1 prima di farsi male e lasciare il campo. Al suo posto, Di Francesco si affida a Pellegrini.

Il secondo tempo si apre con il Porto che cerca la rete de 2-1 che arriva al 52' con Marega che, innescato da Corona, ha insaccato al volo a pochi centimetri dalla rete. La reazione della Roma non si fa attendere. L'occasione clamorosa arriva sui piedi di Dzeko che, prima calcia un destro alto e poi un palonetto troppo lento sul quale Pepe interviene prima che il pallone oltrepassi la linea della porta. Si va così ai supplementari dove, dopo un primo tempo di controllo, accade tutto negli ultimi quindini minuti. La qualificazione viene decisa al 116' quando Florenzi commentte un'ingenuità trattenendo per la maglia Maxi Pereira. Con l'ausilio del VAR, l'arbitro concede il calcio di rigore e Telles batte Olsen. La Roma tenta in tutti i modi di trovare il gol. Al 120', Schick cade in area contrastato da dietro da Marega sugli sviluppi di un angolo. Pur richiamato dal Var, Cakir non ha controllato personalmente l'azione al monitor, fidandosi del polacco Marciniak che ha giudicato non punibile con il calcio di rigore il fallo. Una decisione che ha sancito la qualificazione del Porto lasciando l'amaro in bocca ai giallorossi.

"Siamo stati derubati", è il commento del Presidente Pallotta che, su Twitter ha scritto: "L'anno scorso abbiamo chiesto il Var in Champions League perché siamo stati defraudati nella semifinale con il Liverpool. Stasera c'era il Var e siamo ancora derubati. Patrik Schick ha subito un chiaro fallo in area, il Var lo mostra ma non viene dato nulla. Sono stanco di questi soprusi. Mi arrendo".

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