Tajani 'riabilita' (parzialmente) Benito Mussolini

di NICOLA ZUCCARO - "Mussolini, fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero, seguendo Hitler, fino a quando non s'è fatto promotore delle leggi razziali e parte la vicenda drammatica legata all'assassinio di Giacomo Matteotti, ha fatto delle cose positive". Sta destando stupore nell'Europarlamento ed in particolare da parte dei socialdemocratici quanto affermato da Antonio Tajani nel corso dell'intervista rilasciata nella giornata di mercoledì 13 marzo 2019 al programma "La Zanzara" su Radio24,  in cui l'attuale presidente dell'Europarlamento ha riabilitato Benito Mussolini. 

Una riabilitazione che, motivata dai poderosi interventi infrastrutturali e di bonifica di alcune aree degradate dell'Italia, oltre che di quelli legati alla ricostruzione industriale, potrebbe assumere una maggiora risonanza anche per alcune "invenzioni" nell'ambito delle politiche sociali (una per tutte l'istituzione della maternità) e nell'incentivazione dell'attività sportiva con la costruzione degli stadi. 

Tajani, pur dichiarando che non è stato mai fascista e prendendo al tempo stesso le distanze dal relativo metodo e pensiero politico, ha precisato, da ottimo giornalista, prima ancora che da alto esponente istituzionale, di esprimere un giudizio storico. In attesa di una definitiva presa di posizione da parte della storiografia nazionale ed internazionale, a supplire all'oggettiva e obiettiva ricostruzione di un capitolo del Ventennio fascista (dal 1926 al 1940) è stata la classe politico-istituzionale, anzichè quella composta dagli studiosi di storia contemporanea.

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